Dal 2 settembre 2015 è entrato in vigore il decreto legislativo, attuativo della delega fiscale, che introduce una serie di misure volte ad incentivare l’utilizzo della fatturazione elettronica tra privati.

Si tratta, nello specifico, del Decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 agosto 2015.

Obiettivo del provvedimento è favorire, mediante la riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti, l’utilizzo della fattura elettronica tra privati e la trasmissione telematica dei dati contenuti nei corrispettivi o nelle fatture cartacee all’Agenzia delle Entrate. Si tratta, in entrambi i casi, di misure finalizzate a monitorare e contrastare i fenomeni evasi dell’imposta sul valore aggiunto, in attuazione di quanto previsto dalla delega fiscale (art. 9, comma 1, lettera d, Legge 11 marzo 2014, n. 23).

Diversamente da quanto previsto per i rapporti commerciali con la PA, dove l’uso della fatturazione elettronica è obbligatoria, pena il mancato pagamento della fattura stessa, nelle transazioni commerciali BtoB il passaggio alla fattura elettronica, così come l’invio telematico dei dati contenute nelle fatture cartacee sarà facoltativo. Unico caso in cui il legislatore ha previsto l’obbligatorietà della trasmissione telematica dei dati è quando le cessioni di beni avvengono tramite distributori automatici.

Nessun passaggio obbligatorio alla fatturazione elettronica tra privati, dunque, ma una scelta opzionale. E’ questo il primo grande risultato ottenuto dalla Confederazione e da R.E.TE Imprese Italia nel travagliato iter formativo del decreto attuativo in oggetto.

Anche la previsione di un sistema completamente gratuito messo a disposizione dei contribuenti dall’Agenzia delle entrate, in grado di gestire l’intero processo legato al ciclo di vita della fattura elettronica, dalla sua generazione sino alla fase più onerosa della conservazione sostitutiva, è un aspetto che apprezziamo con favore. Nei lunghi tavoli di confronto e nell’ambito dei forum nazionali sulla fatturazione elettronica istituiti per volere della Commissione europea, infatti, un aspetto fortemente monitorato è stato quello di evitare che l’utilizzo della fattura elettronica BtoB si traducesse in un aggravio di oneri amministrativi a carico delle imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni.

Diversi gli incentivi previsti per i soggetti che decideranno di avvalersi dell’opzione. In particolare:

  • esonero dalle comunicazioni obbligatorie per spesometro, black list e limitazioni Intrastat;
  • riduzione di un anno, da quattro a tre, dei termini di accertamento;
  • semplificazione dei controlli fiscali;
  • corsia prioritaria per i rimborsi IVA.

A breve seguirà una circolare esplicativa in cui saranno tratti nel dettaglio le novità introdotte dal decreto in oggetto.