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L’autotrasporto a caccia di nuove leve: 15mila nei prossimi anni

Autotrasportatori senza bagni

camion in autostrada. 15mila nuove leve per l'autotrasporto

Una naturale camera di compensazione tra interessi settoriali e pubblici, per individuare soluzioni alle criticità e avviare azioni per migliorare la professione del trasportatore di merci su strada. Con l’obiettivo di rendere appetibile alle nuove generazioni un settore che nei prossimi anni sarà in grado di assorbire 15mila nuovi autisti. Questa la visione che il presidente nazionale di CNA Fita, Patrizio Ricci, ha del Comitato centrale per l’albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche degli autotrasportatori (in rappresentanza delle Associazioni di categoria), di cui è stato eletto vicepresidente con la totalità dei consensi.

Che cosa serve oggi al settore dell’autotrasporto? Sicurezza e rispetto delle regole, innanzitutto. In particolare misure per debellare il ricorso al personale straniero irregolare, combattere le finte delocalizzazioni e assicurare un sistema viario ed infrastrutturale manutenuto, efficiente e sicuro per un’appropriata velocità commerciale. E sempre in tema di sicurezza c’è il tema dell’equilibrio nei rapporti tra committente e vettore.

Oltre agli obiettivi per la categoria, Ricci ha assicurato il suo impegno sul coinvolgimento e la ricerca di collaborazione di tutte le forze presenti nel comitato per affrontare le tante e complesse tematiche aperte, ad iniziare da quella sulle funzioni di verifica della regolarità delle imprese assegnate al Comitato. Per garantire una road map efficace allo sviluppo del settore, le funzioni assegnate al Comitato centrale  sono cruciali. Riguardano infatti la formazione, la tenuta e la pubblicazione dell’albo; l’accredito di certificazione di qualità; l’attuazione di direttive del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT); la cura di attività editoriali, di informazione, formazione e consulenza; l’attività di controllo sulle imprese iscritte e la determinazione della misura delle quote dovute annualmente.

Le leggi di stabilità 2014 e 2015, assegnano poi al comitato centrale per l’albo degli autotrasportatori due importanti funzioni:

 

L’elezione di Ricci è stato il frutto di un percorso di sano e trasparente confronto tra tutte le associazioni di categoria presenti nel comitato, che ha visto CNA Fita giocare un ruolo fondamentale. Un successo del dialogo e della concertazione preventiva, che Ricci ha dichiarato di voler praticare in maniera strutturale per tutta la durata del suo  mandato.

 

Il Comitato Centrale dell’Albo degli autotrasportatori è l’organo di direzione dell’albo degli autotrasportatori;  è composto da un presidente scelto tra i Consiglieri di Stato, due vicepresidenti di cui uno eletto tra i componenti presenti in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’altro scelto nell’ambito dei componenti in rappresentanza delle associazioni di categoria degli autotrasportatori.

Il Comitato centrale è inoltre costituito da rappresentanti del MIT e di altri ministeri, da quattro rappresentanti delle Regioni (uno per quelle a statuto speciale, uno per il nord, uno per il centro ed uno per il sud), da un rappresentane per ciascuna delle associazioni di categoria degli autotrasportatori che rispondono a determinate caratteristiche.

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