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2 Break Zone riapre. Lettera aperta del Presidente e Segretario CNA ai titolari del locale colpito da atti vandalici

Tempo fa, come noto, l’angolo dei distributori automatici sopra piazza Cavour, 2 Break Zone, è stato oggetto di una serie di atti vandalici di tale portata da costringere alla chiusura del locale. L’attività è portata avanti da Alessandra e Giampiero, due piccoli imprenditori anconetani che con coraggio l’hanno avviata alcuni mesi fa.

Alessandra e Giampiero sono due persone comuni, che si svegliano la mattina per andare a lavoro, si danno da fare nella loro attività commerciale perché credono nella città che la ospita. Vivono la loro vita con fatica, ma con passione.

Siamo coscienti che Ancona è una città come molte altre, dove ci sono tanti giovani, ragazzi che cercano la loro strada. Alcuni, magari più spaventati di altri, o, chissà, più arrabbiati di altri, trovano sfogo nella distruzione. Tutti siamo stati ragazzi, tutti abbiamo provato, prima o poi, un senso di smarrimento e di vuoto, di rabbia e frustrazione, sentendo la necessità di riempirlo attraverso la ricerca dell’ammirazione da parte dei coetanei, anche a costo di fare cose stupide. Ma non bisogna mai arrivare a superare i limiti del consentito. Di ciò che è bene.

Quando si va oltre, il problema, cari ragazzi, è che le vostre azioni hanno delle conseguenze e ciò che fa di noi quello che siamo non sono gli errori che commettiamo, ma come affrontiamo queste conseguenze. Non stiamo parlando solo della giustizia e del suo corso, ma delle vite che mettete in pericolo, in questo caso le vite di Alessandra e Giampiero.

Ogni volta che colpite i loro distributori voi state sfregiando il loro lavoro. Ogni volta che rompete i loro muri, voi state distruggendo i loro risparmi. Ogni volta che occupate per ore i loro locali voi state opprimendo i loro sacrifici. Lavoro, risparmi, sacrifici, del tutto simili a quelli di tante persone comuni, come forse anche dei vostri genitori. Ebbene, le conseguenze delle vostre azioni possono portare alla chiusura di questa piccola attività, rendendo vano ogni sforzo fatto fino ad ora, facendo perdere il lavoro ad Alessandra e Giampiero.

Facciamo appello al vostro cuore, al vostro senso di responsabilità, alla vostra umanità. Fermatevi, prima di diventare individui che oltrepassano la soglia del lecito e del bene, prima di essere coloro che devastano e opprimono i deboli di turno.

Ci appelliamo direttamente a voi, perché Alessandra e Giampiero hanno riaperto la loro attività: ripartono perché come le persone comuni spesso devono essere un po’ cocciute e un po’ coraggiose, perché la vita richiede di esserlo. Ripartono perché devono per il loro futuro. Ripartono per loro e anche per Ancona.

Voi, fermatevi. Per loro, per Ancona, ma soprattutto per voi stessi e per il vostro futuro. 

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