Si è concluso lunedì 4 aprile, davanti a circa ottanta imprenditori, il ciclo d’incontri “Punti di vista”, organizzato in occasione del settantesimo anniversario della Confederazione. Dopo Luca Cordero di Montezemolo, Sonia Bonfiglioli, Osvaldo Poli e Luigi Di Maio, ospite della serata il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Tanti i temi trattati anche in quest’ultimo appuntamento: dalla disintermediazione politica, al post sisma, dalle infrastrutture al riassetto istituzionale che passa anche attraverso la fusione dei comuni, fino a quella mole di burocrazia con cui tutti i giorni le imprese si devono confrontare.
Il Governatore Bonaccini ha colto tutte le sollecitazioni, a cominciare dai temi della rappresentanza. “Tutto il cosiddetto mondo di mezzo, dalle associazioni di categoria ai partiti, senza tralasciare i sindacati, sono in crisi perché è cambiata la società e il modo di fare. Sono cambiati i tempi. È cresciuto il livello di egoismo sociale e la crisi sicuramente ha contribuito in modo notevole a tutto ciò. Dobbiamo essere consapevoli di quanto sta accadendo e adattarci al cambiamento, anche se rimango profondamente convinto che una società in cui i corpi intermedi siano in crisi è più difficile da governare. Non a caso lo scorso luglio, abbiamo firmato con tutte le parti sociali, banche, camere di commercio, terzo settore e i territori, un patto per il lavoro che vuole abbattere la disoccupazione lavorando in team e abbattendo le lungaggini temporali. Peraltro raggiungendo qualche risultato, visto che per la prima volta dopo lo scoppio della crisi siamo ritornati, dall’11%, sotto l’8%. Ma l’obiettivo, da qui al 2020, è di dimezzarla”.
Il tema più scottante, quello del sisma e della ricostruzione, non si è fatto attendere troppo. “E’ proprio di oggi (lunedì, ndr) l’ufficialità per l’introduzione di un’agevolazione fiscale che vale circa 40 milioni di euro per 1.770 piccole imprese, quelle della cosiddetta ex “fascia rossa”. La cosa importante, ora, come chiede a gran voce anche CNA, è dilazionare al massimo le rate del finanziamento per le imposte, sapendo che non possiamo limitarci a chiedere di spostare tutto avanti di un anno, perché rischieremmo di andare incontro ad infrazioni europee. In questo senso mi vedrò nei prossimi giorni con il Governo. Quanto alla velocità degli indennizzi, stiamo cercando di velocizzare al massimo le procedure, ma è importante che ognuna delle parti coinvolte dia il suo contributo. E’ il caso, ad esempio, degli studi tecnici, che a volte assorbono troppo lavoro senza riuscire a risolverlo in tempo utile. Ma non vorrei dimenticare che il problema va osservato anche sul piano di vista della legalità. Perché in Emilia la mafia c’è, questo deve essere chiaro, anche se mi offende molto sentire definire la nostra Regione una terra di mafia, perché significherebbe che in mezzo a noi, a voi ci sarebbero più mafiosi che onesti. Ma che la mafia ci sia è un fatto. Dobbiamo guardarla in faccia, anche per questo abbiamo ritenuto opportuno investire affinché i maggiori processi per mafia rimanessero sul nostro territorio”.
Anche il tema delle infrastrutture non è mancato al tavolo di discussione. “Ribadisco che entro la legislatura che presiedo vogliamo aprire i cantieri di Bretella e Cispadana, due opere vitali per il territorio. Non farlo sarebbe un fallimento, anche in un’ottica di area vasta”. E, a proposito di aree vaste, Bonaccini ha sottolineato come anche i comuni debbano fare propria parte. “So che da questo punto di vista CNA è in prima linea, ma è essenziale che anche sul nostro territorio le piccole amministrazioni capiscano che mettersi insieme significa avere più risorse per la comunità, maggiori margini di manovra, oltre alla possibilità di incidere sulla semplificazione amministrativa. Da questo punto di vista Modena si sta dimostrando più lenta di altri territori”.
Il Sindaco di Vignola, Mauro Smeraldi, presente all’incontro, è intervenuto approvando gran parte delle linee di azioni regionali, ma chiedendo anche a Bonaccini, in qualità di Presidente della Conferenza Stato-Regioni, di manifestare al Governo la necessità delle amministrazioni comunali di poter fare nuove assunzioni, così da rispondere alle esigenze delle comunità, una richiesta sulla quale il Governatore si è detto d’accordo. E per quanto riguarda i bandi e finanziamenti alle aziende? “Io voglio prendere qui con voi un impegno. Andare alla fine del 2016, quindi in un solo anno e mezzo di operato, voglio superare un miliardo di euro di bandi emessi, quindi di risorse produttive a cui possono accedere anche gli artigiani”.