Dall’abbassamento dell’inflazione alla riduzione dei tassi d’interesse le aspettative per il 2024 del mondo artigiano, in Toscana come in tutta Italia, sono molto concrete. A narrarle al quotidiano “Il Tirreno” il presidente di CNA Toscana, Luca Tonini nell’intervista allegata.
“Le aziende per sviluppare, ricercare ed essere presenti a livello mondiale hanno bisogno di credito. E – ha spiegato Tonini – le banche quindi dovrebbero tornare a fare il loro mestiere: gli istituti di credito. Noi abbiamo i nostri consorzi Fidi, ma c’è bisogno di iniettare fiducia all’imprenditoria italiana. Gli artigiani vanno avanti qualunque cosa succeda. È il settore che ha tenuto di più anche durante la pandemia. Ci aspettiamo, inoltre, un’attenzione maggiore da parte della politica. Il mondo del credito con l’abbassamento dell’inflazione e di conseguenza, spero, dei tassi bancari credo possa essere più vicino alle piccole imprese”. Anche perché il ruolo delle botteghe, oltre che economico, è sociale. “Se vogliamo mantenere vivi i nostri centri storici – ha sottolineato in sostanza il presidente di CNA Toscana – anche per motivi di sicurezza le botteghe devono sopravvivere e stare in centro. Se non vogliamo consegnare le città al degrado, le botteghe e i negozi di vicinato devono stare in centro”.