CNA è fortemente preoccupata dal decreto sull’Ilva, che sembra accelerare il processo di commissariamento. È quanto ha espresso la Confederazione nel corso dell’audizione in commissione al Senato. Un eventuale commissariamento, infatti, costituirebbe il preludio alla dismissione dello stabilimento di Taranto mentre l’Italia ha bisogno di mantenere un ruolo rilevante nel settore che garantisca autonomia e qualità nella produzione nazionale di acciaio. CNA chiede al governo, di conseguenza, di trovare una soluzione industriale che assicuri la prosecuzione dell’attività a Taranto dopo il necessario adeguamento degli impianti.
L’eventuale commissariamento, inoltre, equivarrebbe a un altro salasso per le imprese dell’indotto, che già avevano pagato il prezzo più salato di tutte nel 2015, attive nella fornitura di macchinari e di servizi di assistenza, manutenzione, trasporti. Il decreto, quindi, deve contenere strumenti e risorse adeguate a tutela delle imprese dell’indotto.