Le imprese che hanno realizzato investimenti in beni strumentali nell’ambito del programma Industria 4.0 da oggi non possono utilizzare i relativi crediti d’imposta. È quanto lamenta la CNA sollecitando lo sblocco urgente dei crediti maturati dalle imprese per investimenti effettuati nel corso del 2023.
La Confederazione rileva che il Decreto salva conti di fine marzo ha introdotto l’obbligo per le imprese di comunicare l’ammontare complessivo degli investimenti effettuati o in programma che beneficiano di agevolazioni fiscali. Il nuovo obbligo di comunicazione comprende anche gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, materiali e immateriali, relativi al 2023 per i quali la compensazione dei crediti maturati e non ancora utilizzati è tuttavia subordinata alla trasmissione di una specifica comunicazione, le cui modalità non sono state ancora varate dal Mimit. In attesa del provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha disposto la sospensione dell’utilizzo in compensazione.
Il blocco, sottolinea CNA, delle imprese che hanno realizzato investimenti ma non possono utilizzare i relativi crediti. A giudizio della CNA l’esigenza di monitorare l’ammontare dei crediti d’imposta non può bloccare l’utilizzo di agevolazioni fiscali legittimamente maturate, fermo restando che l’obbligo sarà rispettato dalle imprese non appena sarà disponibile il nuovo modello di comunicazione.