villa fernandes

“Bisogna sostenere le attività in lotta quotidiana nel territorio a favore della legalità affinché si possa creare un tessuto sociale positivo per migliorare il futuro di tanti giovani e del Paese. Cultura e attività culturali creano ponti e basi di sviluppo per un’intera comunità. Per questo motivo CNA Editoria ha voluto fortemente collaborare con Villa Fernandes e con tante altre attività territoriali che sostengono la legalità a livello nazionale . Non si può restare da soli”. Questo è il commento di Costantino Di Nicolò, presidente di CNA Editoria, all’atto della firma del Protocollo di Intesa che CNA Editoria ha firmato con Villa Fernandes, bene confiscato alla camorra a Portici e oggi centro culturale innovativo e presidio di legalità.

L’accordo, tra le varie finalità, prevede: offrire supporto e consulenza alle imprese artigiane, piccole e medie, del territorio campano, facilitando la partecipazione a progetti di sviluppo locale e promuovendo la cooperazione e lo scambio di conoscenze e competenze; condividere risorse, competenze e know-how al fine di massimizzare l’impatto delle iniziative promosse e favorire lo sviluppo sinergico delle attività; organizzare eventi educativi rivolti alla comunità locale e ai visitatori, al fine di sensibilizzare sulla bellezza del territorio, la salvaguardia dell’ambiente e la promozione della cultura e delle tradizioni.

Villa Fernandes, come sappiamo, è un bene confiscato alla criminalità e trasformato in un bene comune e in un simbolo di legalità sul territorio. Una legalità che passa, naturalmente, anche dalla cultura e dal contrasto alla povertà educativa: per questo l’accordo con CNA Editoria per ospitare rassegne e presentazioni di libri si inserisce perfettamente tra le attività e le azioni concrete della Villa, oltre che tra i suoi valori, senza dimenticare l’importanza di promuovere non solo i libri, ma la piccola e media imprenditorialità sana di cui tutti abbiamo bisogno e che va assolutamente tutelata”, ha concluso il direttore di Villa Fernandes, Antonio Capece.