Produzione: Paola Sini
Regia: Marisa Vallone
Attrici: Paola Sini, Valentina Lodovini, Syama Rayner
Attori: Alessandro Haber, Jan Bijvoet, Hal Yamanouchi, Freddie Fox
Compositore: Vittorio Giampietro, Louis Siciliano
Scenografia: Alfonso Rastelli
Costumi: Stefano Giovani
Acconciatura: Maria Samele
Trucco: Maria Samele
Fotografia: Luca Coassin
Montaggio: Irene Vecchio, Francesco Garrone
Prod: Fidela Film, New Time, Rai Cinema, Armeni G.E.S. Production, Con Il Sostegno Di Assessorato Alla Cultura Della Regione Sardegna, Con Il Sostegno Di Fondazione Sardegna Film Commission
Sardegna, 1929. Nasce Fidela, la settima figlia di una donna di paese, nota nella superstizione popolare come la Coga, ovvero la strega che può trasformarsi in qualsiasi animale. L’unica che accoglie la bambina con affetto è la sorella maggiore Marianna, mentre la madre, seguendo i pregiudizi antichi della nonna, considera Fidela “una disgrazia”. La ragazza cresce con la percezione di essere “sbagliata”, ma stabilisce una comunione totale con la terra di Sardegna e in particolare con l’acqua. Anni dopo una donna del paese, Marianzela, partorisce la sua settima bambina, Bastiana, e decide di affidarla a Fidela, ormai diventata donna, in modo che diventi la sua “figlia dell’anima”. Nel frattempo Marianna è emigrata in Belgio nella speranza di trovare la cura per l’amenorrea che la affligge, e dunque realizzare il suo sogno di maternità: ad Anversa la aspetta infatti un sedicente guaritore asiatico, Mamoto, che vive insieme al figlio adottivo, James. In una foto di Fidela James riconosce un’incredibile somiglianza con la madre perduta: e quando lui e Mamoto seguiranno Marianna nel suo ritorno in Sardegna, il giovane uomo cercherà di contattare quella donna cui si sente intimamente legato.
Entra nella più autorevole associazione per qualità della rappresentanza, delle tutele e dei servizi.