La Comunità di San Patrignano ha ospitato la Consulta dei presidenti della CNA. La scelta di un luogo con un profondo significato etico e formativo. Pochi luoghi possono raccontare lo stretto legame tra una comunità a servizio dei ragazzi per farli tornare alla indipendenza e una grande associazione a servizio delle imprese che rappresenta. L’artigianato, l’importanza della comunità, la centralità della persona sono gli anelli di congiunzione. A San Patrignano non si somministrano farmaci ma ormai da quasi mezzo secolo si pratica “l’artigianato-terapia”, un percorso formativo e di recupero per ridare significato pieno alla vita dei ragazzi.
I due giorni della Consulta dei presidenti hanno così rappresentato un momento di confronto per lo scambio di esperienze, per condividere progetti e percorsi di ogni territorio in cui si articola la CNA. Ma anche momento formativo per rafforzare la confederazione come sistema.
Ad animare la prima giornata le relazioni da parte di docenti universitari. Il prof. Giuseppe Ripa si è soffermato sul tema dei bilanci delle associazioni, indicando i principali elementi economici e finanziari che vanno monitorati. A seguire il prof Michele Faioli che ha affrontato sul piano giuridico la responsabilità del legale rappresentante nelle associazioni e la personalità giuridica. Il Segretario Generale CNA, Otello Gregorini, ha svolto le conclusioni della prima giornata sottolineando che i pilastri per il buon funzionamento della Confederazione sono il rispetto rigoroso dello statuto e la solidità economica a tutti i livelli, indispensabile per realizzare gli investimenti funzionali all’attività di rappresentanza politico-sindacale e di supporto alle imprese.
Nella seconda giornata si sono alternati oltre 50 presidenti territoriali, regionali e provinciali, per raccontare e condividere iniziative e progetti realizzati che formano il patrimonio della CNA come forza economica e sociale. Attività che spaziano dalla formazione alla transizione energetica, dall’innovazione tecnologica alla valorizzazione dei mestieri artigiani, dallo sviluppo di nuove competenze al recupero dei territori, progetti che coinvolgono spesso istituzioni nazionali, scuole e università. Numerose anche le attività di ispirazione culturale e sociale, nonché le iniziative di solidarietà concreta per alleviare le ferite delle alluvioni e delle calamità naturali.
Nelle conclusioni, il Presidente Nazionale, Dario Costantini, ha offerto alcune considerazioni sulle due giornate. “La prima è che la CNA c’è in tutta Italia, è presente e parla con sindaci, governatori e parlamentari a conferma della vitalità del sistema”. La seconda è che “le iniziative e i progetti presentati da presidenti regionali e territoriali mostrano che la CNA oggi è molto più comunità rispetto al passato”. Non solo, “i progetti illustrati dal territorio offrono l’opportunità di essere realizzati anche a livello nazionale”.