Si avvicina il cambio della guardia al Consiglio dell’Unione europea con l’Ungheria pronta a succedere al Belgio alla guida dell’istituzione comunitaria partire dal 1° luglio.

Fino al prossimo 31 dicembre, l’Ungheria pianificherà e presiederà le sessioni del Consiglio e dei suoi organi preparatori e rappresenterà l’istituzione nelle relazioni con gli altri organi dell’Ue.

Con il motto “Rendere l’Europa di nuovo grande”, l’Ungheria ha individuato nel proprio programma sette aree prioritarie:

  • Nuovo patto europeo sulla competitività: la Presidenza ungherese intende porre un forte accento sul miglioramento della competitività europea, integrando questo obiettivo in tutte le politiche ed applicando un approccio olistico. In questo senso, la priorità sarà data all’adozione di un nuovo patto europeo sulla competitività finalizzato a ripristinare lo sviluppo economico e creare le condizioni per una crescita sostenibile, approfondire il mercato interno, concentrarsi sul sostegno alle piccole e medie imprese, promuovere l’ambiente verde e digitale transizione in partenariato con le parti interessate economiche e i cittadini europei, la cooperazione internazionale e garantire la stabilità e la sostenibilità dei posti di lavoro.
  • Rafforzamento della politica di difesa europea: la presidenza ungherese porrà particolare enfasi sul rafforzamento della base industriale e tecnologica di difesa europea, compresa l’innovazione nel settore della difesa e il rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri negli appalti della difesa, oltre all’attuazione della bussola strategica che definisce le principali direzioni dell’UE politica di difesa.
  • Una politica di allargamento coerente e meritocratica: al fine di ampliare ed approfondire la cooperazione con i Balcani occidentali, la Presidenza intende invitare i partner della regione a consultazioni sia nel quadro del vertice UE-Balcani occidentali che della Comunità politica europea.
  • Arrestare la migrazione illegale: la presidenza ungherese presterà particolare attenzione alla dimensione esterna della migrazione, compresa una cooperazione efficiente con i paesi terzi interessati, rimpatri più efficaci e soluzioni innovative per le norme sull’asilo.
  • Plasmare il futuro della politica di coesione: nel corso del semestre di presidenza l’Ungheria mirerà a un dibattito strategico ad alto livello sul futuro della politica di coesione, compreso il suo ruolo nel promuovere la competitività e l’occupazione, nonché nell’affrontare le sfide demografiche.
  • Una politica agricola europea incentrata sugli agricoltori: la presidenza ungherese intende incoraggiare il Consiglio Agricoltura e Pesca a sfruttare il periodo di transizione istituzionale e guidare la nuova Commissione nella formulazione delle regole della politica agricola dell’Unione post-2027 per una politica agricola competitiva, a prova di crisi e sostenibile per gli agricoltori. L’obiettivo è quello di promuovere l’agricoltura sostenibile e trovare un equilibrio razionale tra gli obiettivi strategici del Green Deal europeo, la stabilizzazione dei mercati agricoli e uno standard di vita dignitoso per gli agricoltori.
  • Affrontare le sfide demografiche: di fronte all’invecchiamento della società, alla transizione verde e digitale, allo spopolamento rurale, alla crescente pressione sulle risorse fiscali ed al mondo del lavoro in evoluzione, la nuova presidenza presidenza di turno intende attirare l’attenzione su queste sfide e sugli strumenti demografici della Commissione.

Maggiori informazioni sulla Presidenza di turno ungherese e sul proprio programma sono disponibili al LINK.