A Salerno CNA e Confartigianato hanno scelto di andare oltre la campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo, avviata a livello nazionale e patrocinata dal Mimit, organizzando un flash mob con parrucchieri ed estetiste in piazza Amendola. Al termine dell’iniziativa, dopo che gli imprenditori hanno simbolicamente deposto le armi del mestiere, è stato chiesto un intervento concreto e diretto al massimo rappresentante del Governo nazionale sul territorio provinciale, ovvero il prefetto di Salerno, Clelia Ardone.

Il dossier consegnato alla Prefettura propone azioni mirate, dirette, concrete. Prima tra tutte l’istituzione di un Tavolo tecnico per monitorare l’abusivismo e intervenire con azioni per contrastare il fenomeno.

Lo scopo del Tavolo è quello di rendere ogni azione coordinata ed efficace creando una sinergia tra tutti gli attori coinvolti evitando che le iniziative di contrasto all’illegalità rimbalzino da un’autorità all’altra a causa della mancanza di un coordinamento congiunto. “L’abusivismo nel settore della cura della persona non solo danneggia economicamente i professionisti regolari, ma rappresenta anche un rischio per la salute dei cittadini”, ha evidenziato il presidente di CNA Salerno, Lucio Ronca.

Il documento è una sintesi dei Centri Studi di CNA Salerno e Confartigianato ma prende spunto soprattutto delle sollecitazioni pervenute dalle tante imprese associate nell’ultimo mese di lavoro.

Per parrucchieri ed estetiste è fondamentale stabilire un canale di comunicazione diretto con Instagram e Facebook per facilitare la rimozione rapida dei profili abusivi segnalati. Il documento propone anche di controllare le pratiche estetiche e/o medico estetiche effettuate presso strutture e da personale non specializzato.

CNA e Confartigianato sono convinte che, con il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate, è possibile promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza di affidarsi solo a professionisti qualificati e in strutture adeguate.

Gli associati delle due organizzazioni datoriali chiedono specifici interventi normativi anche per vietare la vendita di prodotti e macchinari professionali a “Non Professionisti”. Molti negozi, agenti di commercio e aziende vendono questi articoli a persone che non possiedono una partita Iva né un esercizio regolare con una qualifica professionale. Questa pratica alimenta l’economia sommersa e l’abusivismo, danneggiando sia i professionisti qualificati sia la sicurezza dei consumatori. L’alternativa a tutto questo, come hanno concluso nel documento gli artigiani, sarà un’inevitabile rivoluzione normativa che preveda la legalizzazione delle attività a domicilio e porta a porta attraverso interventi autorizzativi speciali al fine di poter controllare tutti e regolarizzare i regimi contributivi di tutti “perché oggi il rischio è che chi è in regola è assoggettato a controlli estenuanti e chi vive nel sommerso lavora in libertà senza alcuna regola e vincolo e accumula ricchezza a danno di chi paga le tasse”, la chiosa del segretario provinciale di CNA Salerno, Simona Paolillo.