La parola artigianato ha perso valore dall’inizio del millennio. E se si sta un poco riprendendo nell’immaginario è, paradossalmente, anche grazie alle strategie, soprattutto pubblicitarie, di grandi gruppi. Dove, del tutto impropriamente, le parole artigiano/artigianato sono utilizzate sì per definire il “bello e ben fatto” ma attribuendole a prodotti industriali. Una importante azienda dell’arredamento, a tal proposito, ha dovuto modificare i suoi messaggi promozionali che arrogavano all’impresa presunte qualità artigiane.

Partendo da questo ragionamento e fondandolo sui recenti numeri di Unioncamere (aggiornati al 30 giugno scorso), relativi alla diffusione delle imprese artigiane sul territorio nazionale, l’inserto economico del “Corriere del Mezzogiorno” (il dorso meridionale del “Corriere della Sera”) ha dedicato una inchiesta ad artigianato e Sud. Nella quale hanno parlato esclusivamente esponenti della CNA. In ordine di apparizione, come si direbbe nel teatro e nel cinema, sono stati intervistati da Rosanna Lampugnani, una nota ed esperta firma del giornalismo economico: il presidente di CNA Puglia, Daniele Del Genio; il segretario di CNA Puglia, Giuseppe Riccardi; il segretario di CNA Campania, Francesco Geremia.

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