Costantini: “Prima sistemare i territori poi si parla di assicurazioni”

“Noi veniamo riconosciuti per tutto quello che riusciamo a fare nei vari territori in cui operiamo come sistema. Per questo è importante che la CNA parli la medesima lingua nell’intero Paese”. Così il nostro presidente nazionale, Dario Costantini, in apertura del suo intervento all’assemblea territoriale di Catania della Confederazione.

Passando alla politica in generale e agli interventi governativi in particolare, Costantini si è soffermato sul tema delle assicurazioni obbligatorie per le aziende in caso di disastro naturale, un tema molto sentito in una provincia come quella etnea dov’è in attività il maggiore vulcano d’Europa che non lesina danni a famiglie e imprese.

“Sappiamo – ha sottolineato il presidente nazionale della CNA – che è già pronta una bozza di decreto con la novità che dal prossimo gennaio si dovrà pagare un’assicurazione sui danni da catastrofe. In sintesi, dovremmo andare a sottoscrivere 200mila polizze assicurative al giorno, un ritmo che nemmeno in epoca pandemica si è riusciti a sostenere con le vaccinazioni”.

“Viene assicurata velocità negli indennizzi – ha osservato – ma siamo seri, in trenta giorni non si riescono nemmeno a quantificare a dovere i danni. Sarà quindi lotta dura contro le assicurazioni obbligatorie. Prima si sistemino per bene i territori e si contrasti al fondo il dissesto idrogeologico dell’intero Paese e poi, solo poi, si può iniziare – ha concluso Costantini – a parlare di assicurazioni”.