L’inverno sta arrivando e così la neve, che in questi giorni abbiamo visto scendere anche a quote non elevate. Neve vuol dire sci e soggiorni in montagna per la gioia degli appassionati, vuol dire linfa per l’economia delle località che vivono sul turismo invernale, ma vuol dire anche disagi per chi viaggia, per chi trasporta merci. Conosciamo bene le scene che puntualmente si materializzano tutti gli inverni: tir di traverso lungo le carreggiate, altri bloccati ai margini delle strade, autisti che restano isolati, accerchiati dal gelo. Per gestire queste situazioni di emergenza meteo ogni anno viene predisposto il cosiddetto ‘piano neve’, che contiene una serie di misure da adottare per limitare i disagi. Ma quest’anno il piano neve per il traffico pesante non è stato ancora varato.
A sollecitarlo è CNA Fita, che chiede a gran voce una convocazione presso il ministero dei Trasporti.
“Occorre una concertazione per arrivare a forme di coordinamento tra i territori ed evitare interruzioni a macchia di leopardo: non si può rischiare di lasciare gli autisti e i mezzi isolati lungo le strade, purtroppo la carenza di aree di sosta incide pesantemente, per poterne realizzare di nuove l’Albo degli autotrasportatori ha stanziato risorse”, così Patrizio Ricci, presidente nazionale di CNA Fita, ai microfoni di Autotrasporti, programma di Radio24.