Costantini ad Atreju: “Dall’automotive alla moda siamo preoccupati”

“Il panorama non è così positivo, anzi le cose non vanno bene e siamo molto preoccupati”. Il Presidente Nazionale CNA, Dario Costantini, è intervenuto ad Atreju per un confronto con la politica sul ruolo e sul futuro dell’artigianato, al quale hanno partecipato le altre organizzazioni di settore e la sottosegretaria al MEF Lucia Albano che ha messo in evidenza il valore dell’impresa artigiana nell’economia italiana.

“Ci sono motivi di preoccupazione – ha sottolineato Costantini – penso all’automotive e la moda ma anche alla situazione internazionale con l’acuirsi dei conflitti che inevitabilmente impattano in modo negativo sulle nostre esportazioni”.

Costantini è tornato a sollecitare un tavolo di confronto sull’automotive, “una filiera composta da 111mila imprese, in prevalenza micro e piccole, che occupano oltre mezzo milione di addetti. L’automotive non è solo un’azienda, per quanto grande, ma un vasto tessuto di imprese che deve essere coinvolto per affrontare le sfide che lo attendono”. Il Presidente CNA inoltre ha rinnovato la sollecitazione di adottare strumenti e misure concrete per il settore della moda, “dove rischiano la chiusura 10mila imprese che sono uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy”.

Infine il Presidente CNA ha parlato di Transizione 5.0. “Le modifiche annunciate dal Mimit vanno nella giusta direzione anche se aspettiamo di vedere il testo per un giudizio più preciso”. In generale alcuni interventi sono in linea con quanto sollecitato da CNA, come la semplificazione sul calcolo del risparmio dei consumi e il potenziamento dell’incentivo sul fotovoltaico. Bene anche la possibilità di cumulo con altre misure. Rimane però la preoccupazione sui tempi. Abbiamo dodici mesi per attivare quasi 20 miliardi di euro di investimenti da parte delle imprese”.