CNA Carpi accoglie positivamente la notizia della possibilità di realizzazione della terza corsia sul tratto Verona-Modena della A22, perché oggi, come ha dimostrato una indagine realizzata dallo studio Sintesi per le CNA di Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, lo sviluppo si gioca essenzialmente sui grandi assi viari.
La A22, del resto, ha un indiscusso valore strategico per il territorio.
“Il potenziamento della A22 – osserva Tamara Gualandi, presidente della CNA di Carpi – determina la necessità di rivalutare il ruolo delle aree in prossimità dei caselli, in particolare per ciò che riguarda le funzioni produttive e di servizio in quei settori (dal tessile abbigliamento alla meccanica, dall’agroalimentare al biomedicale) attorno ai quali si sviluppa l’economia carpigiana”.
“Parliamo di caselli, perché l’eventualità della terza corsia ripropone il tema della realizzazione di un secondo casello per Carpi da dislocare nella zona degli autotrasportatori, anche per alleggerire il traffico sulla viabilità ordinaria”.
Secondo CNA, la discussione sulla terza corsia è utile per riaprire il confronto anche su altri importanti temi, come l’innesto della A22 sulla A1, con intasamenti che ormai rappresentano la normalità.
“Ma il problema viabilità non riguarda solo l’autostrada in senso stretto”, continua Gualandi. “Per esempio, siamo ancora in attesa del superamento dell’impianto semaforico, con l’adeguamento della viabilità e la realizzazione della tanto auspicata rotonda, oggi situato presso l’uscita del casello di Carpi, dove spesso si formano code. Così come riteniamo indispensabile ripensare alla funzionalità della linea ferroviaria Modena-Carpi-Rolo-Mantova in un’ottica di metropolitana di superficie, con una maggior frequenza di corse e la realizzazione di ulteriori fermate, a partire da quella di Appalto di Soliera. Siamo convinti, infatti, che questa soluzione possa contribuire ad alleggerire il traffico sulla viabilità stradale, con effetti positivi anche in termini di riduzione dell’inquinamento”.