Un milione di presenze in più solo nel 2019: sono i turisti cinesi che alla fine di quest’anno arriveranno nel nostro Paese, per un totale di sei milioni di presenze, contro i cinque milioni del 2018 e del 2017 e i 4,5 milioni del 2016, anno in cui l’apertura di undici centri per i visti consolari ha facilitato gli ingressi nel nostro Paese. Sei su dieci dormono in albergo, mentre gli altri alloggiano in resort eleganti, residenze signorili in città e ville di campagna. Quanto all’organizzazione dei viaggi, il fai-da-te tramite Internet attira soprattutto i più giovani (tra i 20 e i 35 anni). Giovani e meno giovani, i turisti cinesi sono comunque tutti ambitissimi dagli operatori, perché tanto innamorati dell’Italia e del made in Italy da essere al primo posto della classifica della spesa per enogastronomia e design, ma soprattutto per abbigliamento. E non sorprende. I marchi italiani fanno gola anche perché sei su dieci sono donne e il 65% del totale non supera i 45 anni. Le stime di quanti saranno i turisti cinesi in Italia alla fine di quest’anno è del Centro studi CNA, che ha condotto una ricerca in collaborazione con CNA Turismo e Commercio tra le imprese iscritte alla Confederazione.
Ecco i risultati.
Un miliardo e mezzo d’incasso
Il movimento economico generato da questa ondata turistica proveniente dall’Estremo Oriente è previsto raggiunga il miliardo e mezzo di euro. Spese di viaggio, per il pernottamento e per il mangiare&bere. Ma anche shopping. Un magnete per i turisti cinesi. Come dimostrano i loro scontrini, collezionati soprattutto tra i grandi marchi dell’enogastronomia, del design e dell’abbigliamento. Tra tutti i turisti extra-europei, i cinesi sono, infatti, quelli che mediamente spendono di più. Dall’analisi della spesa di chi presenta la richiesta di rimborso prima di lasciare il nostro Paese per gli acquisti tax free emerge uno scontrino pro-capite superiore ai mille euro. Una somma ingente, che incorpora, però, anche un altro fenomeno. Quello degli acquisti per interposta persona, sempre più diffusi tra i cinesi venuti in Italia, che importano privatamente prodotti acquistati per conto terzi, ordinati magari attraverso piattaforme digitali dedicate.
Il fascino delle città d’arte
Al di là dello shopping e di tutto quanto rientra nello stile di vita italiano – compresi turismo esperienziale, tradizioni enogastronomiche e artigianali – le città d’arte sono il principale motivo che spinge i turisti cinesi a percorrere migliaia di chilometri per visitare il nostro Paese. Roma è al primo posto nella graduatoria delle città preferite, seguita da Venezia, Firenze, Milano. Nel periodo estivo si aggiungono località marine e montane: la Riviera romagnola, la Sicilia, Napoli con le costiere, la Riviera ligure, Lecce e il Salento, le Dolomiti. E poi ci sono i 54 siti Unescocui l’accordo tra Italia e Cina firmato di recente ha affidato un ruolo privilegiato di ponte tra le culture, a partire proprio dal turismo.