A seguito dei chiarimenti del Ministero dell’Economia con la Risoluzione 9 dicembre 2014, n. 2/DF,  è intervenuta, con una nota, l’IFEL (Fondazione dell’ANCI), la quale, se da un lato conferma l’esclusione dalla tassazione TARI della aree in cui si producono in via continuativa e prevalente rifiuti speciali non assimilabili, dall’altro effettua delle interpretazioni che, a nostro avviso, non sono pienamente rispondenti né all’art. 1 c. 649 della legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014), né alle disposizioni del testo unico ambientale (d.lgs 153/06) ovvero alle disposizioni comunitarie.

Nella lettera a firma congiunta dalle Politiche fiscali CNA e dal Dipartimento delle politiche ambientali, si cerca di fare il punto della situazione, mettendo anche in evidenza tutti i punti della nota dell’IFEL che si pongono in contraddizione con altre disposizioni interne o anche comunitarie.

Certo è che, nonostante la risoluzione del MEF, gran parte dei Comuni non stanno comunque adeguando i propri regolamenti alle indicazioni loro fornite.

Pertanto alla luce del permanere delle criticità presenti nei Regolamenti Comunali non adeguati alle indicazioni del MEF, occorre trovare delle possibili azioni da percorrere. Avendo verificato la non praticabilità di un intervento “impositivo” da parte del MEF nei confronti dei Comuni, rimane la possibilità di impugnare i regolamenti Comunali, eventualmente individuando qualche situazione significativa che possa diventare un “caso pilota”, come avvenuto con la precedente tassazione in materia. 

E’ evidente, inoltre, che la soluzione al problema giungerebbe con un ulteriore intervento normativo che chiarisca definitivamente la questione; rispetto a tale obiettivo, stiamo valutando le possibili azioni per sollecitare Governo e Parlamento.

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