Per consentire una più immediata fruibilità dei dati alla base del secondo rapporto dell’Osservatorio CNA sulla tassazione delle piccole imprese: “Comune che vai fisco che trovi”, sono state predisposte 113 schede: una per ciascuno del Comuni analizzati.
Su ogni scheda sono messi in evidenza: il posto che occupa il Comune nella classifica generale per tassazione più elevata; l’andamento del “Total Tax Rate” e dei tributi e contributi dovuti negli anni compresi tra il 2011 e le proiezioni sull’anno 2015 nonché il “Tax Free Day”, ossia il giorno nel quale l’imprenditore ha finito di lavorare per pagare il fisco e comincia a produrre per se e per la propria famiglia.
Nel rapporto 2015, presentato il 28 aprile 2015, è emerso che nel 2014 a livello nazionale l’effetto combinato delle norme che portavano ad una riduzione della tassazione complessiva e quelle che, al contrario, spingevano verso l’alto il Total Tax Rate, hanno condotto ad un ulteriore incremento della tassazione complessiva della piccola impresa, se pur lieve.
Si è passati dal 63,8% del 2013 al 63.9% del 2014. Nella sostanza, le decisioni dei Comuni nella definizione dei tributi locali (IMU, TARI e TASI), hanno annullato l’effetto positivo creato dalle disposizioni che già dal 2014 determinavano una riduzione dell’IRAP. Sulla base delle proiezioni sull’anno 2015, al contrario, il peso complessivo del fisco (Total Tax Rate), si profila in calo dell’1,7%, passando dal 63,9% del 2014 al 62,2%. Riduzione da intestare interamente all’abolizione della componente lavoro dipendente a tempo indeterminato dell’Irap.
Il dato ancora più importante che emerge dal rapporto 2015 dell’Osservatorio CNA, è l’accresciuta variabilità della tassazione sul territorio, proprio per effetto della nuova fase del federalismo fiscale. Tra il Comune che, con riferimento alle proiezioni 2015, si contraddistingue per la più alta tassazione complessiva (Reggio Calabria), pari al 74,9% e quello nel quale la tassazione è più bassa (Cuneo), pari al 54,5%, ci sono ben 20,4 punti percentuali di differenza. Nel 2011, la distanza tra il più alto Total Tax Rate (Napoli) 67,4% ed il più basso (Sondrio) pari al 55,0%, era di 12,4 punti percentuali.
Le schede predisposte con riferimento a ciascun Comune considerato nel rapporto “Comune che vai fisco che trovi” , consentono di valutare le singole situazioni che sono alla base della più o meno elevata tassazione complessiva della piccola impresa nel Comune e, conseguentemente, della data dell’anno fino a cui l’imprenditore è costretto a lavorare per il fisco.