Oggi è stato pubblicato il report strutturale sulle start up innovative curato da Infocamere e riferito al IV trimestre 2014.
Rispetto al trimestre precedente, il numero delle start up è aumentato di 549 unità (+ 20,9%) ed è, attualmente, pari a 3.179 imprese. Il 12,5% del totale (82 imprese in più rispetto al terzo trimestre) ha una compagine societaria a prevalenza femminile, mentre il 26,5% del totale (129 imprese in più rispetto al trimestre precedente) è a prevalenza giovanile.
La regione che ospita il maggior numero di start up innovative è la Lombardia, seguita dall’Emilia Romagna, dal Lazio, dal Veneto e dal Piemonte.
Le start up con dipendenti sono 989 e, in media, occupano 2,6 dipendenti per ciascuna impresa.
L’analisi rileva anche i risultati economici e gli indicatori sulla redditività riferiti al 2013. In questo ambito, il 57,9% delle start up innovative (che rappresenta circa il 60% della produzione complessiva) è risultato essere in perdita. Si registrano, inoltre, valori negativi rispetto ai principali indici di bilancio: il reddito operativo (ROI) è pari – 0,14 e il reddito di esercizio (ROE) è pari a – 0,28.
Questi risultati negativi sono, in parte, giustificati dal fatto che, durante i primi esercizi di attività, il debito contratto dall’impresa ha un peso considerevole. Emerge, però, chiaramente quanto sia importante per le imprese che svolgono attività innovative (non solo start up) un maggiore sostegno pubblico, poiché si tratta di attività che presentano, dal punto di vista dei risultati, un alto margine di rischio e di incertezza.
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