Il Convegno “Welfare, Imprese e job Act” organizzato venerdì 16 gennaio a Firenze da CNA Impresa Donna Toscana è stata l’occasione per parlare anche delle proposte che CNA Impresa Donna sta portando avanti sul tema del welfare focalizzato sulle imprenditrici.a
“Il sistema del welfare contrattuale nell’artigianato – ha introdotto il dibattito la presidente di CNA Impresa Donna Toscana, Antonella Gabbriellini – è uno strumento fondamentale per la sopravvivenza delle imprese artigiane, come dimostra l’importanza dell’intervento dell’EBRET, l’ente bilaterale toscano, in materia di sostegno al reddito nel corso degli ultimi anni.
L’artigianato è stato infatti l’unico settore capace di costruire un sistema alternativo agli strumenti di cassa integrazione in deroga – ha continuato – che nell’incertezza delle risorse economiche pubbliche in questi ultimi anni, in particolare a partire dal 2013, è intervenuto con risorse proprie, salvaguardando le imprese e ‘liberando’ in parte le risorse pubbliche a ciò destinate”.
La Presidente ha inoltre parlato di SAN.ARTI, il fondo di assistenza sanitaria integrativa dei lavoratori dell’artigianato, esteso di recente anche agli imprenditori e ai loro familiari. Il lavoro delle Parti Sociali nazionali – ha proseguito la Presidente Gabbriellini – è stato determinante per la costruzione di un modello di welfare contrattuale esteso a tutti i soggetti del mondo delle imprese artigiane, dal lavoratore dipendente ai suoi familiari fino a tutta la famiglia dell’imprenditore artigiano. La proposta offre una copertura sanitaria dedicata ad un costo nettamente inferiore rispetto ad altre polizze assicurative presenti sul mercato. Inoltre, grazie al Comitato Impresa Donna, è stato introdotto un pacchetto maternità specificatamente dedicato alla imprenditrici in gravidanza”.
“Ormai da tempo lo Stato ha difficoltà a mettere in atto politiche adeguate di protezione sociale – ha detto la presidente di CNA Impresa Donna Firenze Alberta Bagnoli – pensiamo alle fasi non occupazionali del ciclo vitale, la vecchiaia e la maternità, all’erogazione di servizi di assistenza socio-sanitaria in particolare”.
La Presidente Bagnoli ha ricordato che “fra i gruppi di lavoro costituiti dal Comitato Impresa Donna nazionale, ce n’è uno del quale sono portavoce, che si occupa di welfare. Siamo partite da un presupposto di uguaglianza sociale fra imprese, lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti. Ci siamo focalizzate su un tema importante per la imprenditrici, la maternità”.
“Desidero evidenziare – ha continuato Alberta Bagnoli – la forza della rappresentanza nel ruolo della bilateralità, la capacità di soluzione di problemi”.
Dall’analisi delle opportunità offerte dalla bilateralità abbiamo individuato due opportunità:
- abbiamo proposto e ottenuto da parte di EBERT l’erogazione a forfait di € 1.500 per il sostentamento alla maternità delle imprenditrici con dipendenti iscritti a questo ente.
- attraverso il fondo sanitario di SAN.ARTI, abbiamo ottenuto l’inserimento fra le prestazioni erogate dal fondo per la maternità uno specifico Pacchetto Maternità Bis, dedicato esclusivamente alle imprenditrici.
A conclusione del convegno l’intervento della presidente nazionale di CNA Impresa Donna, Paola Sansoni, che ha commentato: ”Fino ad oggi abbiamo raggiunto solo qualche risultato di quelli che ci aspettavamo. Sul tema welfare come CNA Impresa Donna abbiamo iniziato un percorso nuovo che nell’immediato ha prodotto già buoni risultati come quelli presentati oggi, da questi siamo partite per definire un modello diverso, perché quello attuale non funziona più”.