Le Commissioni riunite 6a (Finanze) e 10a ( Industria, Commercio e Turismo) del Senato della Repubblica, rispetto all’Atto Senato 2957 recante delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo – durante i lavori di mercoledì 13 dicembre – hanno deliberato un ciclo di audizioni informali – così come richiesto da CNA che, visto l’approssimarsi della scadenza della 17^ Legislatura, rende – di fatto– improbabile l’approvazione definitiva del provvedimento in esame.
CNA Balneatori ha posto l’accento sul fatto che l’approvazione di una legge senza la continuità aziendale per l’attuale comparto balneare italiano, senza audire chi rappresenta 30 mila imprese e altrettante famiglie che vivono nell’incertezza del proprio futuro e del proprio lavoro da più di 10 anni, senza che siano scongiurate le procedure comparative per ridare stabilità alle imprese in attività e far ripartire gli investimenti, senza si apra un confronto in Europa sulla Direttiva Servizi per assodarne la non inerenza con il settore, non dà una risposta alla cosiddetta questione balneare italiana.