Si è svolta giovedi 9 novembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico la riunione del Tavolo Agroalimentare, a cui partecipa CNA Agroalimentare Nazionale, l’organismo che lavora per aumentare l’accesso dei prodotti italiani ai mercati esteri e a tal fine riunisce tutte le organizzazioni private del settore e gli organismi istituzionali che hanno competenze in materia.
Sotto la presidenza del sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto e del viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero, il Tavolo ha affrontato i principali ostacoli alla presenza estera dell’agroalimentare italiano registrando le positive novità provenienti dalla Cina per i formaggi erborinati (gorgonzola), riammessi all’importazione dopo due mesi di sospensione grazie all’azione diplomatica del Governo italiano, e dal Giappone che ha aperto all’importazione di bresaola prodotta con carni italiane e di altri prodotti bovini anche cotti.
Nel corso del Tavolo sono state anche affrontate le pesanti criticità che il settore del riso sta vivendo a causa del forte aumento delle importazioni a dazio zero provenienti dai Paesi con economia meno avanzata e in particolare quelle cambogiane. Ente Risi, l’ente pubblico di tutela della filiera risicola, ha illustrato le linee fondamentali del dossier che verrà presentato alla Commissione Europea per cercare di ottenere l’attivazione della clausola di salvaguardia prevista dal regolamento SPG: iniziativa promossa dalla Direzione Generale Politica Commerciale del MISE e già annunciata alla Commissione europea in occasione di un incontro tenutosi a Bruxelles lo scorso 27 ottobre.
La riunione ha infine dedicato ampio spazio al tema delle indicazioni nutrizionali in etichetta. Pur in forme diverse dal sistema delle etichette a “semaforo”, che è stato introdotto illegittimamente nel Regno Unito, si sta comunque assistendo al proliferare caotico di varie forme di etichettatura in paesi europei come la Francia, che rischiano ad un tempo sia di confondere il consumatore sia di costruire barriere protezionistiche nei confronti dei prodotti italiani. Per questo motivo serve una normativa armonizzata europea che verrà discussa con i Paesi Membri dalla Commissione europea nel corso del prossimo anno in occasione di un forum pubblico.
Nel difendere la posizione in base alla quale la salubrità degli alimenti è legata alle loro quantità e al loro mix in una dieta equilibrata, il nostro Paese deve comunque comportarsi in modo proattivo presentando una propria proposta da portare avanti in Europa, che punti sul’’informazione corretta dei consumatori e non sulla suggestione. A questo scopo è stato costituito un gruppo di lavoro operativo a guida della DG Politica Industriale MISE che elaborerà il progetto italiano assieme a tutti gli stakeholder nazionali e alle istituzioni riuniti nel Tavolo, lavorando su solide basi scientifiche. Il sottosegretario Scalfarotto incontrerà sul tema l’omologo francese Lemoyne, a margine del Consiglio dei Ministri del commercio estero a Bruxelles, per chiedere alla Francia”di avviare un approfondimento sulla complessa situazione delle etichettature nutrizionali in Francia e sul bisogno di una regolamentazione europea. Non serve avere posizioni meramente ostative – ha sottolineato Scalfarotto – ma cerchiamo di coagulare consenso in Europa sulle nostre controproposte educative per i consumatori e non solo sull’opposizione a quelle ingannevoli”.
Concludendo i lavori del Tavolo Agroalimentare il Sottosegretario Scalfarotto ha annunciato che i temi dell’agroalimentare costituiranno parte rilevante delle sue prossime missioni in Vietnam e in Cina, auspicando una forte partecipazione delle imprese e delle associazioni di settore per queste e per le future iniziative.