Il regolamento (CE) n. 690/2008 della Commissione ha riconosciuto alcuni Stati membri e alcune zone di Stati membri come zone protette nei confronti di determinati organismi nocivi. In alcuni casi il riconoscimento è stato concesso per un periodo limitato, in modo da consentire allo Stato membro interessato di fornire le informazioni complete necessarie a dimostrare l’assenza dell’organismo nocivo nello Stato membro o nella zona in questione o a completare gli sforzi volti a eradicare tale organismo.
Si sono verificati da allora notevoli cambiamenti della situazione fitosanitaria di determinate zone protette in alcuni Stati membri, in particolare per l’Italia:
Il territorio della Sicilia, era stato riconosciuto come zona protetta permanente nei confronti di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. L’Italia ha fornito informazioni da cui risulta che Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. è ormai insediata nei comuni di Cesarò (provincia di Messina), Maniace, Bronte, Adrano (provincia di Catania), Centuripe, Regalbuto e Troina (provincia di Enna) in Sicilia. I comuni di Cesarò (provincia di Messina), Maniace, Bronte, Adrano (provincia di Catania), Centuripe, Regalbuto e Troina (provincia di Enna) pertanto non dovrebbero più essere riconosciuti come parti della zona protetta della Sicilia, in Italia, nei confronti di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al.
Alcune parti del territorio dell’Italia erano state riconosciute come zone protette nei confronti di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. fino al 30 aprile 2018. L’Italia ha fornito informazioni da cui risulta che Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. è ormai insediata nelle province di Parma e di Piacenza, che sono le uniche parti restanti dell’Emilia-Romagna riconosciute come zone protette nei confronti di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. L’Emilia-Romagna pertanto non dovrebbe più essere riconosciuta come parte della zona protetta dell’Italia. Dette informazioni indicano inoltre che il resto del territorio dell’Italia, riconosciuto come zona protetta nei confronti di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. fino al 30 aprile 2018, continua ad essere indenne da tale organismo nocivo. È tuttavia necessario svolgere ulteriori indagini, che dovrebbero inoltre essere monitorate da esperti sotto l’autorità della Commissione. Pertanto, il territorio dell’Italia che era stato riconosciuto come zona protetta nei confronti di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. fino al 30 aprile 2018, ad eccezione di determinate province, tra cui quelle di Parma e di Piacenza in Emilia-Romagna, dovrebbe essere riconosciuto come zona protetta nei confronti di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. fino al 30 aprile 2020.
Per cui la Commissione ha ritenuto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 690/2008. (20) Poiché determinate zone sono state riconosciute come zone protette a norma del regolamento (CE) n. 690/2008 fino al 30 aprile 2018.
Il presente regolamento dovrebbe applicarsi a partire dal 10 maggio 2018 per garantire la continuità giuridica ed evitare perturbazioni degli scambi. Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,
di seguito il link al regolamento.