Alimentazione. Fibre e pane, elisir di lunga vita
A ipotizzarlo è stato uno studio australiano pubblicato sul Journal of Gerontology Series A. I ricercatori hanno preso in considerazione 1.600 adulti di 49 anni di età o più e che non avevano mai sofferto di cancro, ictus e malattie al cuore nei dieci anni precedenti. I partecipanti sono stati valutati sulle loro abitudini alimentari e sull’assunzione di fibre. Circa 250 persone hanno raggiunto quello che gli stessi ricercatori hanno definito un ‘invecchiamento sano’.
Mangiare frutta ricca di fibre e pane potrebbe essere un modo per vivere più a lungo, senza malattie croniche. A ipotizzarlo è stato uno studio australiano pubblicato sul Journal of Gerontology Series A.
Lo studio
I ricercatori hanno preso in considerazione 1.600 adulti di 49 anni di età o più e che non avevano mai sofferto di cancro, ictus e malattie al cuore nei dieci anni precedenti. I partecipanti allo studio sono stati valutati sulle loro abitudini alimentari e sull’assunzione di fibre. Alla fine dello studio, circa 250 persone hanno raggiunto quello che gli stessi ricercatori hanno definito un ‘invecchiamento sano’; non avevano cioè ancora sofferto di malattie quali cancro o disturbi cardiovascolari e inoltre non soffrivano di depressione, di disabilità, alterazioni cognitive, diabete o altri problemi di salute.
Tra questi 250, le persone con le diete più ricche di fibre avevano il 79% di probabilità in più di invecchiare in salute rispetto ai partecipanti che consumavano meno fibre. “Secondo la nostra ipotesi, le fibre ridurrebbero l’infiammazione nell’organismo, un fattore di rischio importante in tante malattie”, ha dichiaratoBamini Gopinath dell’University of Sidney, che ha coordinato la ricerca.
Due altri studi pubblicati su Circulatione sul British Medical Journal, hanno messo in relazione gli alimenti a base di grano, che tendono ad avere un alto contenuto in fibre, a una riduzione del rischio di cancro e malattie cardiache.
I commenti
Lo studio australiano, in realtà, non ha trovato un’associazione tra invecchiamento ‘sano’ e il quantitativo di carboidrati o zuccheri che mangiano le persone. Inoltre, non ha evidenziato alcuna differenza nel consumo di verdure tra chi era invecchiato senza malattie e chi invece aveva sviluppato delle patologie croniche. Una limitazione dello studio è dovuta al fatto che si è basato su dati dichiarati dagli stessi partecipanti, che dovevano ricordarsi cosa avevano mangiato, come hanno fatto notare gli stessi autori. Infine, mentre i ricercatori hanno preso in considerazione fattori di rischio come l’abitudine al fumo, non hanno considerato l’esercizio fisico eventualmente svolto o le abitudini del sonno.
“I risultati di questo studio, comunque, si aggiungono alle evidenze che suggeriscono come la dieta ricca di fibre possa influenzare la salute”, ha dichiarato Nour Makarem, nutrizionista alla New York University. “Ci sono molti meccanismi coi quali le fibre beneficerebbero all’invecchiamento sano. Le fibre sono associate a un aumento del senso di sazietà e i cibi con fibre hanno una bassa densità energetica, riducendo il rischio di prendere peso, di diventare obesi o sviluppare malattie croniche associate”.