Vino, Commissione Ue: un anno per un accordo sull’indicazione delle calorie. La Commissione europea ha dato un anno di tempo ai produttori per trovare un accordo riguardo all’etichetta nutrizionale su vino e altri alcolici. L’obiettivo di Bruxelles è di fornire ai consumatori informazioni circa gli ingredienti e le calorie. Una decisione importante soprattutto per l’export made in Italy, che rischia di veder sfumare miliardi.
I produttori di bevande alcoliche, vini compresi, hanno tempo un anno per trovare un accordo su un’etichetta per fornire ai consumatori informazioni circa gli ingredienti e il loro valore nutrizionale. Lo rende noto la Commissione europea, presentando il rapporto sull’etichettatura obbligatoria per le bevande alcoliche. Saranno esentate quelle con contenuto alcolico inferiore all’1,2% per volume. Se la Commissione riterrà la proposta di autoregolamentazione dei produttori inadeguata lancerà una valutazione di impatto che porterà a una regolamentazione.
CNA Agroalimentare ritiene che sia un tempo troppo breve e che comunque “L’etichetta nutrizionale sul vino e gli altri alcolici non deve tradursi in un inutile aggravio di oneri burocratici per le aziende vitivinicole, soprattutto per quelle piccole che rappresentano la maggioranza dei produttori.
La corretta informazione del cittadino consumatore deve tradursi in una progressiva riduzione degli oneri a carico delle imprese e quindi CNA chiede di fatto tempi maggiori.
La stessa “voglia di trasparenza e attenzione” nota polemicamente CNA Agroalimentare la vorremmo sempre non solo a livello europeo ma anche a livello nazionale ma cosi non è stato per il decreto-latte dove i tempi di applicazione sono stati di 90 giorni dalla pubblicazione in gazzetta.