Ministero per l’Agrolimentare
Il Governo fa sparire il dicastero agricolo e ne allarga gli orizzonti. La ‘nuova’ struttura deve guardare avanti e tagliare i ponti col passato
Nella presentazione della nuova denominazione, il Governo non ha fatto mistero di voler puntare molto sull’export delle nostre produzioni agroalimentari, invitando tutti a guardare avanti e non al passato.
Tanto che sembra imminente il cambio d’indicazione sul frontone ministeriale da palazzo dell’agricoltura a palazzo dell’agroalimentare.
Dagli inizi degli anni 90 del secolo scorso si cerca di cancellare l’amministrazione agricola nell’ambito dell’attività amministrativa pubblica e dopo i tentativi referendari andati a segno seppure parzialmente, si tentò di evitare il peggio cambiando nome al ministero dell’Agricoltura e delle foreste.
Dopo questo primo cambio di natura squisitamente strumentale, Il balletto delle denominazioni è andato avanti per oltre venti anni e i vari governi che si sono succeduti hanno fatto a gara nel trovare nuove denominazioni lasciando comunque che il sostantivo agricoltura si affievolisse sempre più e rimanesse, al più, nell’aggettivo utilizzato per qualificare alcune attività riconducibili al settore primario come lo stesso comparto agroalimentare insieme ad altri.
Se da un lato l’idea prevalente era quella di modernizzare, anche nella denominazione, le funzioni del dicastero, dall’altro si temeva di apparire troppo legati alla terra e agli agricoltori che non sono più il settore primario della nostra economia come era alle origini. Purtroppo la cultura prevalente che si forma sin dalle scuole primarie porta oggi a ritenere che l’agroalimentare e quindi tutti i prodotti alimentari nascono in fabbrica dove, al massimo, arriva una parte di materia prima agricola.
I cambi di divisa del Ministero in questi venti anni sono stati ben sei. A essi si aggiunge ora questo ultimo voluto dal Governo Renzi e dal ministro Martina, che potranno iscrivere il loro nome nell’albo d’oro del Ministero sotto le due diverse denominazioni.
Per la storia si ricorda che dal 1916 data di nascita del Ministero dell’Agricoltura, dopo che dal 1860 l’agricoltura faceva parte del ministero del Ministero dell’Agricoltura, Industria e Artigianato, si arriva al 1929 in cui al nome iniziale viene aggiunta la parola Foreste, e tale denominazione viene confermata anche dall’avvento della repubblica.
Dal 1993 a oggi il nome si sono succeduti: Coordinamento delle Politiche Agricole, Risorse agricole, alimentari e forestali, Politiche agricole, Politiche agricole e forestali e, infine, Politiche agricole alimentari e forestali.
La “rottamazione” del Ministero agricolo non è solo nella denominazione, ma è anche nei fatti perché con lo stesso provvedimento di cambiamento di nome si dà anche esecuzione alla disposizione legislativa che cancella il Corpo forestale dello Stato.