I.G. indicazioni geografiche ai prodotti no food
di seguito vi segnalo alcuni sviluppi avvenuti la scorsa settimana al Parlamento Europeo per il dossier Indicazioni geografiche ai prodotti no food. Come potrete vedere il dossier è stato oggetto di discussione sia nella Commissione per merito (JURI) che in quelle per parere (IMCO, INTA e CULT). Per ogni singola commissione trovate il termine per la presentazione degli emendamenti e il link ai documenti relativi al dossier. Sempre in allegato trovate anche la sintesi delle quattro discussioni elaborata a cura del nostro ufficio ISB.
->Commissione per gli Affari Giuridici – Esame del progetto di relazione dell’On. Rozière (S&D)
L’On. Rozière, relatrice per merito per il dossier, ha presentato i punti cruciali del progetto di relazione sul tema. La relatrice ha sottolineato che il sistema che esiste oggi, frammentato e diverso a seconda dei Paesi, è troppo complesso per le imprese che vorrebbero avvalersi di questa protezione, perlopiù micro e PMI. Ha messo in rilievo che una regolamentazione europea rappresenterebbe un vantaggio in materia di semplificazione, di costi e di qualità della protezione. Questo sistema permetterebbe, inoltre, di proteggere i prodotti, riconoscerne il valore aggiunto, ma anche di mettere in rilievo la qualità dei prodotti, il savoir faire e il legame coi territori. Si tratta, infine, di un mezzo per i territori di consolidare la loro immagine e attività economica, e per rendere più attrattivo un territorio da un punto di vista turistico.
L’On. Rozière ha specificato che, se vi fosse un quadro europeo, si faciliterebbe la circolazione all’interno del mercato europeo e si garantirebbe una omogeneizzazione, con vantaggi anche per le esportazioni. Ha rilevato inoltre che anche i consumatori chiedono più tracciabilità e trasparenza. La relatrice ha chiesto, nella sua relazione, un sistema di protezione su scala europea che risponda a caratteristiche essenziali e che preveda un sistema di registrazione unica. Ha aggiunto che deve avere oneri amministrativi e costi limitati. Ha affermato poi che il dispositivo di indicazione geografica deve basarsi su un capitolato d’oneri trasparente e non discriminatorio nei confronti delle imprese, che permetta di determinare il legame tra i prodotti e i territori, per garantire il mantenimento dell’attività economica nel territorio europeo. Inoltre, con riferimento alla proprietà intellettuale, il sistema dovrebbe permettere una coesistenza col sistema dei marchi, limitando al massimo i conflitti. Infine, la relatrice ha proposto un contributo una tantum poiché non si tratta di una proprietà, strictu sensu.
Dalla discussione emerge un generale consenso nei confronti della proposta della relatrice.
Calendario: termine per la presentazione degli emendamenti – 28 maggio, ore 12; esame degli emendamenti e votazione in commissione INTA – mesi successivi; votazione in plenaria – dopo l’estate.
In allegato la sintesi della discussione, mentre i documenti relativi a questo dossier sono disponibili al presente link (punto 5 dell’OdG)
->Commissione per il Mercato Interno e Protezione dei Consumatori – Esame del progetto di parere dell’On. Danti (S&D)
L’On. Danti ha presentato i punti cruciali del suo progetto di parere, che si propone di invitare la CE a presentare una proposta legislativa, che sia in grado di risolvere l’esistente frammentarietà del quadro europeo per la protezione delle indicazioni geografiche, estendendo il sistema già esistente per i prodotti agricoli. Il relatore ha individuato una serie di benefici; è convinto che una norma europea avrebbe molti effetti positivi per i consumatori (aumento della tracciabilità e della trasparenza della protezione), per i produttori (contrasto alle pratiche commerciali sleali, che sono particolarmente dannose per le PMI) e, nel suo insieme, per il tessuto economico e sociale europeo (valorizzare e facilitare l’accesso al mercato comune delle produzioni artigianali europee; aumento dell’occupazione; favorire lo sviluppo di una nuova occupazione, legata all’ambito artistico e culturale).
Dalla discussione è emerso un generale consenso circa l’estensione del sistema e si è sottolinea l’impatto positivo che si registrerebbe per il mercato unico, con particolare riferimento alle regioni più periferiche. L’On. Rozière (relatrice per merito in commissione JURI) ha espresso soddisfazione per la direzione comune intrapresa dalle due commissioni parlamentati. Ha sottolineato l’importanza di garantire la coesistenza con gli altri segni di proprietà intellettuale, quali i marchi e i sistemi nazionali, già esistenti.
Calendario: termine per la presentazione degli emendamenti – 13 maggio; esame degli emendamenti – 04 giugno; votazione in commissione IMCO – fine giugno.
In allegato la sintesi della discussione, mentre i documenti relativi a questo dossier sono disponibili al presente link (punto 15 dell’OdG)
-> Commissione per il Commercio Internazionale – Esame del progetto di parere dell’On. Mosca (S&D)
L’On. Mosca ha presentato ai colleghi i punti salienti del suo progetto di parere, che propone un’estensione dell’indicazione geografica ai prodotti non agricoli e che invita la CE ad avanzare una proposta legislativa tempestivamente. L’Onorevole ha sottolineato che questo strumento rappresenterebbe un interesse sia difensivo che offensivo, che porterebbe al miglioramento della posizione negoziale dell’UE in ambito bi- e multi-laterale. La relatrice ha messo in rilievo inoltre che vi sarebbero ripercussioni positive per la lotta alla concorrenza sleale e alla contraffazione. L’On. Mosca ha proposto di introdurre un sistema comune europeo “ex novo” che sia coerente, semplice e non oneroso sotto il profilo burocratico ed economico e ha specificato che potrà esserci coesistenza con i sistemi nazionali già esistenti. Infine, ha suggerito di prendere a modello l’esperienza delle indicazioni geografiche per i prodotti agricoli.
Dal dibattito sono emerse posizioni a favore del lavoro dell’On. Mosca. Solo l’On. McClarkin ha espresso dubbi sulla bontà/necessità di estendere questo tipo di indicazioni.
È emerso chiaramente che l’interesse centrale è quello di difendere l’artigianato e le produzioni locali, il savoir faire artigiano e, in generale, il patrimonio culturale europeo e il loro legame con un territorio.
Calendario: termine per la presentazione degli emendamenti – 11 maggio, ore 17; votazione in commissione INTA – giugno.
In allegato la sintesi della discussione, mentre i documenti relativi a questo dossier sono disponibili al presente link (punto 8 dell’OdG)
-> Commissione per la Cultura e l’Istruzione – Esame del progetto di parere dell’On. Diaconu (ALDE)
Si è tenuto un primo esame del progetto di parere dell’On. Diaconu. L’Onorevole ha messo in rilievo che nella categoria “non agricoli” rientrano soprattutto i prodotti artigianali e che questa relazione potrebbe riuscire nell’obiettivo di rilanciare questo settore. Nel suo documento ha affermato che si esprime sostegno all’iniziativa della CE, a patto che sia ben chiarito il quadro giuridico, e nello specifico il legame con il luogo di origine. Ha proseguito affermando che quando si parla di “arte e mestieri” è difficile identificare il legame con il luogo, non essendo il rapporto così stretto, ma ritiene importante farlo. L’altro punto fondamentale individuato dal relatore è l’innovazione tecnologica. Ha sottolineato che vi potrebbe essere una contraddizione apparente tra i termini “artigianato” e “innovazione”, ma non ritiene che questo sia il caso. Ritiene che proteggere l’artigianato, non consista nel “bloccarlo”, quanto piuttosto nel preservare la qualità e l’autenticità del prodotto.
Dal dibattito sono emerse posizioni diverse: alcuni deputati, come ad esempio l’On. Nekov, hanno espresso pieno sostegno all’iniziativa e al focus sulle arti e mestieri e la loro protezione, dato dal relatore; altri deputati, come l’On. McClarkin, hanno chiesto invece che si ricevano maggiori informazioni sui costi e benefici e che la CE faccia un’analisi d’impatto.
Calendario: termine per la presentazione degli emendamenti – 12 maggio; approvazione del progetto di parere in commissione CULT – 16 giugno.
In allegato la sintesi della discussione, mentre i documenti relativi a questo dossier sono disponibili al presente link (punto 11 dell’OdG)