Interrogazione

n. 5-11824 

 

On. Pannarale  (SI)

 

Destinatario: MIBAACT

 

Stato iter:

concluso il 13/7/2017

 

COMMISIONE VII CULTURA

 

Bando indetto dal MIBACT il 22 giugno 2015 per la qualifica di restauratore di beni culturali – Finalmente anche il Parlamento interviene sul taciturno Ministero dei Beni Culturali

 

L’onorevole interrogante ha ricordato che in data 22 giugno 2015 il MIBAACT indiceva un bando di selezione pubblica per l’acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali. Successivamente veniva istituita una Commissione incaricata di valutare le circa 6.000 domande pervenute entro il  31 maggio 2016, in tempo cioè per allargare la platea dei candidati all’apposito concorso bandito (nel maggio 2016)  per il quale occorreva avere un titolo accademico conforme al nuovo percorso di laurea quinquennale  oppure la «qualifica» di restauratore, rilasciata dal MIBAACT ai soli diplomati delle sue Scuole di Alta formazione (Saf), ma preclusa a quei professionisti formatisi prima del 2009 e che lavorano da anni sul campo.

A tutt’oggi non è dato conoscere l’esito dell’istruttoria della Commissione; l’interrogante chiede quindi al rappresentante del Governo di conoscere quante  domande attualmente sono state valutate dalla Commissione e quante sono ancora inevase.

 

All’interrogazione ha risposto, il 13 luglio, la Sottosegretaria Borletti Buitoni la quale ha precisato che la data del 31 maggio 2016 prevista per la conclusione dei lavori della Commissione di valutazione  non era direttamente collegata al concorso Ripam-Mibact per l’assunzione di 500 funzionari tecnici.

Tuttavia, con il decreto direttoriale n. 77 del 21 luglio 2016 veniva pubblicato l’elenco dei diplomati delle Scuole di Alta Formazione del Ministero, aventi diritto alla qualifica di restauratore per il solo titolo posseduto ed al solo fine di consentire loro di partecipare al suddetto concorso Ripam-Mibact.

Restava fermo che l’elenco completo e ufficiale dei restauratori sarebbe stato pubblicato solo al termine della procedura, con provvedimento del Ministero.

A seguito di ricorso presentato da alcune associazioni di categoria, il TAR del Lazio emetteva il decreto monocratico del 12 agosto 2016 per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia del decreto n. 77 del 2016.

In ottemperanza a quanto disposto dal TAR Lazio, l’elenco stesso veniva ritirato.   
La proroga dei lavori della Commissione di valutazione è stata motivata dall’esigenza di procedere alla puntuale verificare dei documenti inviati per ciascun lavoro. 
In merito all’ordinanza del TAR Lazio 14 febbraio 2017, il Sottosegretario ha precisato che all’Amministrazione era richiesta una relazione integrativa «in particolare specificando quali ricorrenti abbiano effettivamente partecipato alla procedura concorsuale relativa ad 80 posti di restauratore e all’effettivo stato di detto procedimento concorsuale nonché della procedura relativa all’acquisizione della qualifica di restauratore». Tale relazione è stata depositata presso l’Avvocatura dello Stato. 

In conclusione, il sottosegretario ha aggiunto che il 13//2017 è stato pubblicato il decreto direttoriale n. 62 del 30 giugno 2017 con il quale si è disposto che la Commissione incaricata, con una diversa composizione,  prosegue i propri lavori  al 31 dicembre 2017 e che saranno consegnati a breve all’Amministrazione i risultati dei lavori della Commissione che ha terminato il suo compito il 30 giugno 2017, in attesa del passaggio di consegne fra i due rispettivi Presidenti di Commissione.

 

Testo integrale della risposta della Sottosegretaria Borletti Buitoni

 

In sede di replica l’onorevole interrogante, Annalisa Pannarale,  si è dichiarata  insoddisfatta  della risposta.

Lamentando la grave disattenzione nei confronti della professionalità dei restauratori, ha rimarcato che l’esito della selezione pubblica per l’acquisizione della qualifica di restauratore avrebbe dovuto essere reso noto già da maggio 2016, ma i continui rinvii e la pubblicazione di graduatorie provvisorie non hanno ancora consentito di conoscere i risultati dei lavori della Commissione incaricata. 

L’onorevole ha concluso preannunciando che a fronte di una risposta tanto lacunosa, il suo gruppo riproporrà quanto prima una nuova interrogazione.