“Creatività e Cultura: le radici del made in Italy”, questo il titolo della tavola rotonda, svoltasi a Roma il 24 gennaio, organizzata da CNA Federmoda nell’ambito di Altaroma sul quale sono state chiamate a confrontarsi Elisabetta Cianfanelli, Presidente Corso di laurea magistrale in Fashion system design dell’Università di Firenze; Fabiana Giacomotti, autore, curatore, docente Università La Sapienza Roma e Simona Segre Reinach, professoressa associata Fashion Studies Università di Bologna. Sulla necessità di un nuovo modo di fare ricerca e lavorare per comprendere le problematiche dell’artigianato per trovare una via italiana al 4.0 sono state le linee dell’intervento di Elisabetta Cianfanelli che ha raccontato l’esperienza dell’Università di Firenze per formare manager dell’innovazione per le strategie 4.0, un progetto che ha portato alla realizzazione di capsule attraverso la collaborazione tra designer e artigiani lavorando anche sulla definizione di archivi digitali. Simona Segre Reinach partendo dai valori e le radici della moda italiana che sono stati alla base delle due nascite della stessa, quella degli anni ’50 e quella degli anni ’80, ha evidenziato come l’internazionalità sia la cifra del settore moda italiano fin dalle sue origini così come lo stesso trovi valore aggiunto nel policentrismo facendo sì che in Italia si possa parlare di moda diffusa a differenza delle esperienze presenti in altri Paesi. Una moda quella italiana che ha posto attenzione ai cambiamenti antropologici ed alla promozione degli stili di vita. Fabiana Giacomotti ha invitato ad una riflessione approfondita sul tema del made in Italy evidenziando come sia sempre più necessario lavorare sul racconto e all’attenzione posta al tema dell’etica da parte delle nuove generazioni e come sia necessario operare in termini di inclusività.
Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda che ha moderato la tavola rotonda ha evidenziato come sia importante che l’Accademia ponga attenzione al settore moda in considerazione anche dell’importanza economica che questo riveste nel panorama nazionale e per questo l’Unione delle imprese moda della CNA ha coinvolto le esperienze didattiche in essere in tre Università italiane attraverso docenti operanti in ambiti diversi al fine di evidenziare la necessità di un approccio multidisciplinare al settore.
L’iniziativa è stata anche l’occasione per presentare il XXIX Concorso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti – RMI 2019 a cura di Roberto Corbelli, direttore artistico della manifestazione.
Il bando di concorso disponibile sul sito CNA Federmoda aperto ai giovani studenti che non abbiano compiuto i 25 anni al 31 dicembre 2018 prevede l’invio delle candidature entro il 6 aprile 2019 e la possibilità di partecipare inviando proposte inedite di modelli su una o più delle sei sezioni previste: Abbigliamento; Abbigliamento bambino; Pellicceria; Maglieria; Intimo e Mare, Accessori, Pelletteria e Calzature.
L’iniziativa si è conclusa con l’intervento di Marco Landi, Presidente Nazionale CNA Federmoda che ha posto in evidenza l’impegno di CNA Federmoda a supporto delle imprese del settore attraverso un ampio programma di attività volte a sostenere l’intera filiera e un particolare impegno dedicato ai giovani ed alle relazioni con il mondo dell’istruzione e della formazione. Landi ha inoltre riferito sul lavoro che viene portato avanti nell’ambito del Comitato Moda e Accessorio italiano insediato presso il Ministero dello Sviluppo Economico che vede protagonista anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.