“La campagna della CNA contro l’abusivismo abbraccia qualsiasi settore perché questo fenomeno crea una concorrenza illegale che penalizza le imprese che regolarmente operano e pagano le tasse – spiega Federica Maggiani, presidente CNA La Spezia – inoltre dietro una struttura o attività abusiva con ogni probabilità si cela una catena di prestazioni di servizi e/o opere non dichiarate, il tutto alimenta così un circolo vizioso.”

“In riferimento al settore turistico, fortemente e fortunatamente in espansione nella nostra provincia, siamo lieti dell’attività di controllo avviata dall’Amministrazione Comunale che  tutela le strutture in regola colpendo quelle abusive. Ci sono norme che consentono di impresa in maniera trasparente e un pericoloso rischio è quello che per limitare dei comportamenti di alcuni si calino norme pesanti di limitazioni del settore, vincolanti anche per chi opera osservando le corrette procedure.

Il nostro intento è anche quello di promuovere un percorso qualitativo in grado di consolidare l’imprenditoria locale del comparto, un processo che non può assolutamente prescindere dalla legalità in quanto la competizione per una crescita qualitativa deve essere svolta in base alle disposizioni presenti. Per questo vediamo molto positivamente anche il progetto presentato dall’Assessore al Turismo Luca Erba di formazione sulle proposte culturali e museali cittadine rivolto agli operatori turistici che muove in quest’ottica e incentiva le attività che operano nella legalità e vogliono migliorarsi facendo crescere la qualità dell’accoglienza turistica. Legalità e qualità fanno parte dello stesso percorso di crescita delle strutture ed imprese turistiche.”

“L’abusivismo è un grave danno per le imprese, per l’economia, per il lavoro regolare e per l’erario – conclude Federica Maggiani, presidente della CNA spezzina – in situazione di crisi, quando forte è la tentazione di aderire a modalità non corrette, è un fenomeno che rischia di uscire fuori controllo. L’abusivismo genera comportamenti non più tollerabile né giustificabili. Non possiamo permettere che l’impresa sana sia soppiantata da chi utilizza a proprio vantaggio le pieghe di inefficienza del sistema”. 

La battaglia di legalità deve, secondo CNA, combattersi sia sul fronte dell’azione di contrasto, sia su quello della fiducia, ovvero quel “meccanismo virtuoso” che deve legare cittadini, istituzioni e corpi sociali. 

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