Lavoro e appalti; fiscalità locale, TARI, TASI e IMU; contrasto all’abusivismo; sicurezza per cittadini e imprese; viabilità e lavori pubblici; semplificazione normativa e qualità urbanistica. Sono questi i temi principali affrontati nel corso di un incontro il direttivo territoriale dell’Area Padana Est di CNA Reggio Emilia e tutti i Sindaci dell’Unione dei Comuni della Pianura Reggiana. Un incontro che si è reso indispensabile per approfondire le tematiche cruciali per il rilancio del sistema produttivo locale.
Tra le tante proposte concrete dell’Associazione, una ha visto un’attenzione particolare da parte dei sindaci: la proposta di CNA che, partendo dal principio di rotazione sancito dalle direttive UE sugli appalti, chiede di “spacchettare” i lavori il più possibile, in modo da consentire la partecipazione a un numero maggiore di piccole imprese locali.
Questa azione rappresenterebbe anche una misura concreta di sostegno a un settore – l’edilizia – messo in ginocchio da anni di crisi strutturale. Ma CNA ha chiesto anche di eliminare la formula “del massimo ribasso” negli appalti, per evitare offerte anomale e privilegiando così la qualità dei lavori.
Condivisione e disponibilità a collaborare da parte dei sindaci, che si sono detti molto interessati alla progettualità di area presentata da CNA.
Oreste Zurlini, Presidente dell’Unione dei Comuni ha precisato come già da tempo dai Comuni della Pianura Reggiana non venga applicato l’odiato principio del massimo ribasso nelle gare di appalto e ha aggiunto: “Verificheremo la fattibilità dello “spacchettamento”, così come siamo d’accordo con gli imprenditori CNA sulla complessità della tassazione locale per le imprese, in particolare per quanto riguarda le imposte sui rifiuti. Auspichiamo che la Local Tax annunciata dal Governo possa semplificare le procedure”.
Un altro tipo di semplificazione chiesta dall’Associazione riguarda le norme tecniche al fine di garantire ed incentivare interventi di ampliamento e riqualificazione urbana.
“La semplificazione delle norme – ha spiegato Marco Ferrari, vice presidente provinciale CNA – unitamente a specifici parametri incentivanti (su ampliamenti e riqualificazioni dei fabbricati produttivi esistenti), potrà indurre la ripresa degli investimenti e facilitare interventi edilizi. A cascata le ricadute positive sulle risorse comunali (oneri di urbanizzazione) potranno essere riutilizzabili per necessari lavori di riqualificazione urbana”.
Tutti i sindaci hanno mostrato infine grande interesse per il progetto CNA di coworking: “Occorre diffondere sempre più – ha concluso Marco Ferrari – la cultura d’impresa tra i giovani. I nostri territori hanno costruito la propria fortuna sul coraggio e la voglia di creare lavoro dei giovani. In considerazione di ciò, diventa importante creare una rete informativa e misure di sostegno alle start up d’impresa, così come occorre investire per avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro. Stiamo pensando e progettando con gli imprenditori, con i Comuni e con la Scuola, un nuovo modo di fare impresa, qualcosa che superi la dicotomia pubblico/privato, per costruire insieme nuove istituzioni non “pubbliche” ma “comuni”, cioè aperte alla partecipazione dei cittadini, delle imprese e delle Associazioni”.