Una consistente proroga del termine di scadenza delle concessioni, oltre a una nuova disciplina dei canoni demaniali e delle imposte connesse. Sono le richieste principali rivolte al Parlamento da Cna Balneatori che, a sostegno della propria iniziativa, ha organizzato, attraverso il sito nazionale della Confederazione, una petizione che ha raccolto oltre tremila firme degli operatori turistici italiani. La petizione viene illustrata giovedì 28 a Roma, in occasione della conferenza stampa organizzata a sostegno delle imprese di balneazione dai senatori del Pd Manuela Granaiola e Salvatore Tomaselli.
“Il Governo deve portare avanti con la massima determinazione il confronto con la Commissione europea – spiega il coordinatore nazionale della Cna Balneatori, Cristiano Tomei – per ottenere un consistente prolungamento della scadenza delle attuali concessioni, una vera spada di Damocle sospesa sulla testa delle piccole imprese di balneazione italiana. E’ un impegno che chiediamo alla politica e alle istituzioni, e che trova il suo fondamento nella riconosciuta peculiarità del sistema turistico costiero italiano: un sistema fatto di imprese a prevalente gestione familiare, della non limitatezza della risorsa spiaggia, degli ingenti investimenti realizzati”. Motivi, questi, che richiedono, si legge ancora nella petizione dei balneatori associati alla Cna, “una soluzione urgente, visto che la scadenza delle attuali concessioni rischia di essere anticipata, in ragione del fatto che l’efficacia della proroga al 31 dicembre del 2020 è attualmente rimessa alla decisione della Corte di giustizia europea che deciderà entro la primavera prossima”.
Cna balneatori ha anche rivolto un appello ai comuni costieri italiani (vedi allegato). “Numerosi comuni – sottolinea Tomei – non hanno ancora trasmesso alla Presidenza del Consiglio, Dipartimento Politiche europee, i dati relativi alle aree costiere già date in concessione a uso turistico ricreativo, quelle ancora concedibili e quelle indisponibili a qualsiasi titolo. Informazioni che si rendono necessarie per delineare in modo dettagliato l’ampiezza delle superfici demaniali concedibili per finalità turistico-ricreative, così da affidare quelle libere, a nuovi operatori economici. Un dato che ci serve per dimostrare alla Commissione Europea, numeri alla mano, come il nostro Paese – conclude – disponga di aree demaniali marittime, da dare in concessione, con una superficie nettamente superiore a quelle già concesse in uso”.
Per parlare di questi temi il 15 febbraio CNA Balneatori incontrerà a Sanremo Marco Scajola, Assessore Regionale al Turismo in Liguria e Coordinatore Nazionale delle Regioni per il Demanio. Un incontro organizzato in vista di quello che si terrà due giorni dopo a Roma fra tutti gli assessori regionali. Prima del 17 febbraio è in agenda anche un incontro di CNA Balneatori con Giovanni Lolli, Coordinatore nazionale per il Turismo delle Regioni e Vice Presidente della Giunta regionale abruzzese.