L’INPS ha pubblicato i dati di febbraio per la cassa integrazione che evidenziano, per quella in deroga una forte diminuzione: le ore autorizzate a febbraio 2015 sono pari a 2,5 milioni con un decremento dell’89% rispetto a quelle di febbraio 2014 (23,1 milioni di ore). Tuttavia l’attuale calo è dovuto esclusivamente alla carenza degli stanziamenti previsti. E’ comunque ipotizzabile nel corso del 2015 una significativa diminuzione delle ore autorizzate in virtù delle nuove norme più stringenti relative ai criteri di concessione della cassa in deroga.
Anche le ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria sono in diminuzione rispetto al 2014, nel mese di febbraio sono state autorizzate complessivamente 58,9 milioni di ore di cassa integrazione guadagni, con una diminuzione del 36,4% rispetto a febbraio 2014 (quando le ore erano state 92,5 milioni). Rispetto al mese di gennaio, invece, i dati destagionalizzati evidenziano un aumento del 7,1%. Per l’edilizia in particolare è un primo segnale positivo, le ore di Cigo nel settore edile hanno infatti subito un decremento del 32,8% rispetto al mese di febbraio 2014.
Analizzando poi i dati Istat sulla disoccupazione si evidenzia che il tasso in Italia a gennaio è stato del 12,6 per cento, in diminuzione dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente. Per quanto limitato a un ristretto periodo di tempo e dell’ordine dello zero virgola, evidenzia un trend positivo anche se è ancora presto per parlare di una consistente inversione di tendenza rispetto agli ultimi mesi. A dicembre era stata comunque registrata un’analoga diminuzione del tasso di disoccupazione dello 0,1 per cento. Il numero di disoccupati è nel complesso pari a 3,22 milioni, mentre gli occupati rispetto a un anno fa sono aumentati dello 0,6 per cento: circa 130 mila persone con un lavoro in più.
L’ISTAT ha anche segnalato una riduzione dello 0,1 per cento dei disoccupati nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni, sia rispetto a dicembre sia a gennaio 2014. Il tasso di disoccupazione giovanile, che è bene ricordare equivale alla quota dei giovani disoccupati rispetto al totale degli attivi (occupati e non occupati in cerca di un lavoro), è del 41,2 per cento.