“La circonvallazione di Bolzano con un nuovo collegamento verso il centro e il programma di edilizia pubblica nel capoluogo sono due temi fondamentali per il futuro della città. Chiediamo a Comune e Provincia di coinvolgere le categorie economiche nella fase attuale di confronto per raccogliere le esigenze e le proposte degli imprenditori”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV. “Apprezziamo l’accelerazione che la Giunta provinciale e la Giunta comunale stanno dando a questi due programmi – prosegue Corrarati – ma riteniamo di avere idee utili da illustrare ai politici e ai tecnici”.
Grazie anche al finanziamento trasversale della A22, il progetto della circonvallazione di Bolzano sarà suddiviso in quattro lotti: la galleria del Virgolo che unirà la zona di Maso della Pieve a Campiglio (198.860.000 euro), l’interramento di via Einstein fra le rotatorie di via Galvani e via Buozzi (26.140.000 euro), un collegamento fra via Einstein e l’innesto della superstrada Merano-Bolzano (55.165.000 euro); infine, senza co-finanziamento autostradale, la galleria sotto il Monte Tondo per raggiungere da Campiglio l’imbocco della Val Sarentino (87.720.000 euro). Per sfruttare al meglio la futura galleria del Virgolo sarà necessario prevedere il raddoppio del tunnel di San Giacomo e anche un nuovo collegamento diretto verso il centro città e il futuro areale ferroviario.
“Un impegno finanziario complessivo di quasi 370 milioni di euro – sottolinea Corrarati – e tempi di realizzazione inevitabilmente lunghi rispetto alle esigenze attuali dei cittadini e degli imprenditori, spesso intrappolati nel traffico con costi per le imprese causati dalla perdita di tempo e quindi dal calo di produttività. Ribadiamo la necessità di valutare misure nel breve periodo come la riapertura al transito di Viale Trento, Via Claudia Augusta in direzione Nord e Ponte Resia verso Via Resia, oltre alla posa di un sistema semaforico e informativo smart che possa dirottare i veicoli verso le vie più libere nei momenti critici. Allo stesso tempo, riteniamo fondamentale coinvolgere i rappresentanti del mondo economico per capire quale impatto avranno i cantieri prima e le opere ultimate poi sulle zone produttive di Bolzano Sud e dei Piani”.
Per quanto concerne l’edilizia pubblica nel capoluogo, l’Ipes prevede una nuova tranche di cento appartamenti da realizzare nei prossimi anni, oltre al recupero ai fini abitativi per palazzo ex Telefoni di Stato di corso Italia. Il Comune, invece, sta valutando la possibilità di cedere all’Ipes la gestione delle case comunali. “Anche in questo caso – precisa il presidente della CNA-SHV – possiamo dare un contributo innovativo, proponendo l’inserimento nei bandi di gara dei servizi di manutenzione programmata dei nuovi e vecchi edifici e il risanamento energetico degli edifici esistenti, attraverso l’esperienza maturata con le nostre iniziative Gest e Restartec. Un’opportuna suddivisione in lotti, secondo quanto previsto dalla normativa provinciale sugli appalti, agevolerebbe anche la partecipazione delle imprese della città alle gare d’appalto. Crediamo che il confronto tra pubblico e privato possa portare vantaggi per entrambi, oltre che un risparmio complessivo sui costi e un miglioramento della qualità degli immobili”.