“Apprezzando il tentativo di riforma della governance dell’Inps e dell’Inail, la CNA esprime, tuttavia, ferma contrarietà all’ipotesi di riduzione del numero dei componenti dei Consigli di indirizzo e vigilanza (Civ) dei due Istituti che emerge dalle proposte di legge presenti in Parlamento. E’ una riduzione che indebolirebbe la rappresentanza del mondo imprenditoriale e sindacale, cioè degli ‘azionisti di riferimento’, degli Istituti di previdenza e assistenza.

In particolare, la CNA si augura il ritorno alla collegialità dei Consigli di amministrazione per riequilibrare la gestione degli Istituti e per superare la concentrazione di poteri nelle mani di un organo monocratico affidato al presidente.

Si tratta di una risposta necessaria anche per contrastare la marginalizzazione, avvenuta nel tempo, delle parti sociali, così come evidenziato dalla Corte dei conti. Alle rappresentanze del mondo imprenditoriale e sindacale va riconosciuto un ruolo strategico e incisivo. Una particolare  attenzione va posta infine alle funzioni attribuite ai Civ e alla verifica della coerenza tra gli indirizzi espressi dagli stessi e le delibere dei Consigli di amministrazione”.

E’ la posizione espressa dalla CNA nel corso dell’audizione tenuta oggi di fronte ai componenti della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

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