CNA Industria Cinema e Audiovisivo dà il patrocinio alla terza edizione del Roma Web Fest, una delle manifestazioni più innovative e vivaci nel panorama del cinema e dell’audiovisivo italiano degli ultimi anni. Un festival che in poco tempo è cresciuto molto, contando, a oggi, oltre 6 milioni di contatti, 20 partner istituzionali, 10 Festival internazionali gemellati, 6 accordi di collaborazione con Università italiane, e soprattutto oltre 100 web series in concorso. “Questo è il segnale tangibile di come anche nel nostro settore ci sia una voglia e un’esigenza di cambiamento non più procrastinabili. Il successo di questa manifestazione, oltre alla tenacia e alla bravura dei suoi organizzatori e della direttrice Artistica Janet de Nardis, evidenzia l’energia creativa e produttiva di un mondo che ha trovato nel web lo spazio ideale per potersi esprimere. Ora è compito dell’industria e delle istituzioni incanalare queste energie nel sistema produttivo che mai come oggi ha bisogno di nuova linfa vitale, in un momento storico di passaggio per l’industria della produzione di contenuti in cui la convergenza digitale sta completamente rivoluzionando i processi produttivi e creativi” ha commentato Marco Luca Cattaneo, coordinatore di CNA cinema e audiovisivo.
“CNA ha fin dalla sua nascita posto grande attenzione a questo mondo, associando al suo interno i produttori, ma anche i giovani film-maker che operano sul web e non solo: oggi non ha più senso parlare di cinema, televisione e web come di 3 mondi separati” ha aggiunto Mario Perchiazzi, portavoce dell’associazione che domenica sera consegnerà uno dei premi del Roma Web Fest. “Siamo convinti che sia il momento di fare spazio e accogliere questo mondo all’interno del sistema produttivo italiano perché non è una minaccia, ma una risorsa indispensabile per tutto il settore. Questa realtà può essere l’unica vera esperienza di produzione indipendente italiana perché contiene forti elementi di innovazione e internazionalizzazione che ormai spesso mancano alla nostra produzione mainstream.”.