“Per le piccole imprese il decreto fiscale è stato decisamente migliorato dal passaggio alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. La CNA esprime grande soddisfazione, in particolare, per tre misure indicate come prioritarie dalla Confederazione.
In primo luogo si pone fine all’incertezza sul trattamento contributivo applicabile ai lavoratori in trasferta che aveva generato notevole contenzioso e gravi problemi alle imprese, soprattutto dei settori edilizio e impiantistico. Significativo è il miglioramento al regime dei minimi che può essere mantenuto per cinque anni pure in presenza del superamento di fatturato per due esercizi. Importanti anche le semplificazioni apportate agli obblighi di comunicazione dei dati Iva e la riduzione delle sanzioni su errata oppure omessa comunicazione degli stessi dati.
Gli emendamenti approvati in commissione aprono una nuova fase anche per gli Studi di settore, prevedendo la rimozione della congruità dei ricavi come unico parametro discriminante per gli accertamenti.
Ora la CNA attende che l’Aula confermi questi elementi positivi e intervenga sulla riforma di Equitalia che per ora non ne ha riguardato la sostanza, a cominciare dal livello delle sanzioni e dall’aggio sulle riscossioni”. Lo si legge in un comunicato stampa della CNA.