Proroga di trent’anni per le attuali concessioni. Avvio dell’evidenza pubblica solo per le nuove. Mobilitazione generale della categoria. Richiesta al governo Renzi di far sentire la propria voce, esattamente come altri Paesi europei hanno voluto e saputo fare. E’ la “linea del Piave” su cui si sono attestati i balneatori polesani aderenti alla Cna Rovigo, che a Rosolina, si sono riuniti in assemblea per fare il punto sullo stato della vertenza che li vede opposti, ormai da anni, all’Unione europea.
Nodo del contendere il destino delle attuali concessioni demaniali marittime che a Bruxelles, complice una contestata interpretazione della “direttiva servizi”, la cosiddetta “Bolkestein”, qualcuno vorrebbe mettere subito all’asta, sottraendole agli attuali concessionari.
Questo il messaggio che i balneatori della provincia di Rovigo hanno voluto lanciare alle Istituzioni con i saluti del Sindaco Franco Vitale di Rosolina, l’intervento della Vice Presidente Provinciale CNA Emanuela Marangon, del responsabile nazionale della CNA balneatori Cristiano Tomei, e con gli interventi dell’On. Diego Crivellari e dell’Assessore Regionale Cristiano Corazzari.
Dopo i saluti introduttivi il Sindaco del Comune di Rosolina ha manifestato il suo apprezzamento per l’iniziativa in un momento così difficile e complicato per la categoria.
La Vice Presidente CNA, Emanuela Marangon, ha ricordato come la categoria sia pronta anche al «muro contro muro, se necessario», ha ribadito la “linea Maginot” su cui la categoria si è assestata («Proroga di trent’anni per le attuali concessioni, evidenza pubblica e aste solo per le nuove»).
La Regione veneto era rappresentato dall’Assessore Regionale Cristiano Corazzari che sulle tematiche legate al turismo ed alla balneazione in particolare ha espresso il suo interesse e disponibilità a collaborare per risolvere i problemi in discussione in questi giorni anche facendosi portatore degli interessi delle imprese polesane presso il collega con la delega al Turismo.
Molto sentito l’intervento del responsabile nazionale della CNA Balneatori Cristiano Tomei che nel fare la cronistoria dei rapporti tra il Ministero interessato e l’Unione Europea ha difeso con intransigenza la linea della CNA Balneatori nel chiedere un allungamento delle concessioni demaniali marittime a 30 anni e la non evidenza pubblica.
L’esempio più volte citato dal tecnico dell’Associazione dei balneatori è stata la legislazione Spagnola e Portoghese che ha fissato la durata delle concessioni in 45 anni. Tomei ha continuato dichiarando come i balneatori, intanto, possano incassare il sostegno convinto delle Regioni italiane considerata la partita in gioco in cui non ci si può permettere di perdere 30mila imprese.
Gli ha fatto eco l’On. Diego Crivellari precisando la sua adesione all’intergruppo per formulare una nuova proposta di legge che tenga conto degli investimenti realizzati dai balneatori italiani e, quindi, anche polesani e che dia una prospettiva a queste imprese.