“L’infiltrazione delle criminalità è un dato purtroppo consolidato, che abbiamo denunciato da anni – ha dichiarato il Ministro della Giustizia Andrea Orlando intervenendo a La Spezia al’iniziativa denominata Giustizia e Imprese . Con i dirigenti della CNA siamo stati tra i primi, anni fa, a porre la questione della presenza di organizzazioni criminali, soprattutto nel ponente della regione. Mi pare però che ci sia un fatto positivo – ha spiegato Orlando -: non si sottovaluta e non si nega tale aspetto e questo consente una capacità di reazione dello Stato più forte. Siamo di fronte a un fenomeno che ancora non ha caratteristiche endemiche e che quindi deve essere debellato rapidamente”.

“La legalità per una corretta concorrenza è un tema fondamentale da sostenere soprattutto ora che emergono segnali di ripresa – ha dichiarato il Presidente della CNA Daniele Vaccarino -. Sono indispensabili tempi della giustizia più celeri e strumenti più semplici per dare possibilità alle imprese di fare valere le proprie ragioni, per esempio il poter contestare un appalto ritenuto irregolare con garanzia di un veloce intervento” 

“La giustizia è uno dei temi che rischia di diventare un grosso problema se blocca quel poco sviluppo che sembra esserci dopo otto anni di crisi economica – continua Vaccarino – Le piccole imprese sono esposte a tutte quelle che sono le storture dell’economia italiana: dalla contraffazione all’usura, al lavoro nero, per non parlare di problemi più impegnativi, come quelli che affronta un imprenditore che cade sotto le grinfie di un concordato di un cliente e vede svanire tutti i suoi crediti.
Al Ministro poniamo questi quesiti con grande concretezza, sappiamo che è estremamente pragmatico, ma chiediamo la rapidità delle modifiche che vanno fatte”. Secondo il presidente nazionale di Cna, “sul concordato si tratta di non stabilire più, come fanno oggi i giudici, di darlo a tutti quelli che lo chiedono. Sull’usura chiediamo di portare avanti con forza tutte le norme della trasparenza, a partire dagli appalti pubblici: una cosa che per noi è estremamente importante è dare la possibilità di far partecipare anche le piccole imprese. Sappiamo che il governo sta lavorando, ma servono formule per le piccole imprese, sistema portante dell’economia italiana”

Al confronto organizzato dalla CNA ligure sui temi della giustizia e delle imprese e che si è svolto  presso la sala Marmori della Camera di Commercio della Spezia, hanno anche partecipato oltre il Ministro della Giustizia e il Presidente Nazionale CNA, anche Cesare Glendi Professore Emerito di Diritto Processuale Civile presso l’Università degli Studi di Parma.  

A seguito del saluto del Presidente della CNA della Spezia Federica Maggiani e dell’introduzione al tema da parte del Presidente della CNA Liguria Marco Merli si è discusso con la moderazione del direttore de Il Secolo XIX Alessandro Cassinis sul l’importanza che ha il buon funzionamento dell’apparato giudiziario a garanzia delle imprese oneste e virtuose. 

Di fronte a dati relativi al lavoro sommerso allarmanti (l’Istat segnala che meno del 10% degli occupati, oggi circa 2milioni, sia in nero), le imprese virtuose si evidenziano rappresentando l’unico possibile argine all’illegalità. 

D’altra parte il sostegno delle istituzione deve essere dato tramite strumenti efficaci e veloci: 

I riti alternativi come soluzione al diffuso ricorso alle cause, la revisione delle procedure di concordato fallimentare, il potenziamento di nuovi strumenti per interagire in modo più efficace con il Tribunale delle imprese, le problematiche collegate al processo telematico. Particolarmente rilevanti anche le tematiche della giustizia fiscale, importante tema che coinvolge le imprese, data la pressione fiscale a livelli alti.

“Parlare del valore della trasparenza e della legalità in Liguria ha rilievo e urgenza, il report della Fondazione Caponnetto sulla mafia evidenzia un fatturato annuo complessivo di circa 10/11 miliardi – ha commentato il Presidente della CNA Liguria Marco Merli -. Bisogna tutelare la legalità soprattutto negli appalti e poi urge dare credito alle aziende, dare fiducia a chi opera virtuosamente”. 

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