Ispirandosi alla Mostra “Dali Experience” in corso a Palazzo Belloni, gli artigiani di Cna portano la loro creatività negli spazi di ArtigianArte sotto la Torre Asinelli con opere uniche ispirate al maestro del surrealismo.
Tazze con i baffi, lampade surrealiste e composizioni floreali di legno: sono solo alcune delle opere che sette aziende di Cna Unione Artistico e Tradizionale Bologna hanno interpretato con manualità, riproducendo la sinuosità e le ironiche deformazioni delle opere del genio catalano.
Le creazioni de “Gli artigiani Cna per Dalì” da oggi sono esposte per un mese, fino al 7 maggio, presso gli spazi di ArtigianArte, il centro dell’artigianato artistico bolognese, alla base della Torre Asinelli nel cuore di Bologna.
Ciascun artigiano nel modellare il proprio materiale d’elezione (ceramica, metallo, carta, legno) si è liberamente ispirato alla pittura e alla scultura di Salvador Dalì che con la sua arte ha saputo portare in superficie le pulsioni e i desideri inconsci, dando loro l’immagine di allucinazioni iperrealistiche.
“La Cna di Bologna – commenta il Direttore Generale Cinzia Barbieri – ha sostenuto con convinzione la mostra ‘Dalì Experience’, un evento importante che arricchisce ulteriormente l’offerta culturale di Bologna e che ha dato un’opportunità alle nostre imprese per valorizzare se stesse e la loro creatività: oltre alle aziende dell’artigianato artistico, pensiamo ai maestri cioccolatieri del Cioccoshow e agli artigiani di Regali a Palazzo che si sono ispirati a Dalì. La mostra e gli eventi collaterali hanno contribuito a rendere sempre più attrattiva la nostra città e tutta l’area metropolitana bolognese”.
Ecco una breve descrizione dei lavori delle aziende partecipanti:
Marcella Renna
Marcella Renna disegna su porcellana o ceramica una serie di personaggi che prendono vita nelle sue opere d’arte. Le collezioni comprendono oggetti preziosi, pezzi esclusivi, facili da indossare e perfetti da regalare. La creazione delle ceramiche grafiche vogliono rappresentare il gusto grafico e la materia che si fondono in forme semplici e dai colori a contrasto un po’ come in un simpatico fumetto, un’illustrazione, un cartone animato.
Nell’esposizione sotto la Torre Asinelli sul Tableware di Marcella Renna compaiono gli iconici baffi di Dalí, ispiratosi a quelli del grande maestro del Seicento spagnolo Diego Velázquez, che finirono per diventare un tratto inconfondibile e caratteristico del suo aspetto.
Internet: Marcella Renna
Facebook: Marcella Renna
Artamin
Artamin è un laboratorio per la lavorazione del legno; utilizza come materia prima per i suoi prodotti esclusivamente il legno, senza l’ausilio di nessun altro tipo di ferramenta, nel pieno rispetto dei valori di ecologia e vera artigianalità. Ogni oggetto è realizzato tenendo conto degli aspetti tecnici e di lavorazione del legno, gli incastri e l’incollaggio, i limiti strutturali, i processi di lavorazione, la finitura e l’estetica complessiva.
Nell’esposizione della Torre Asinelli Artamin cerca di trasporre la leggerezza della rosa, elemento ricorrente nell’opera di Dalì, nella ruvidità del legno riuscendo a scolpire petali sottili e delicati in grado di esprimere la grandezza e la magnificenza della natura rispetto all’uomo.
Sito internet: Artamin
Facebook: Artamin
Rilegatoria Stefano Orpelli
Legatoria Orpelli lavora nel settore della confezione e brossura libri dal 1970. Offre una vasta gamma di servizi: dalla creazione di prodotti su misura, al ripristino di testi antichi fino alla personalizzazione di prodotti creati da terze parti.
In mostra propongono una copertina ispirata a un particolare del quadro di Salvator Dalì “Il grande masturbatore”. Nella pittura di Dalì gli oggetti spesso acquisiscono un’energia che provoca un grande effetto sulla percezione umana. Esaltando il dettaglio del volto della donna e scegliendo di trasporlo nella scala dei grigi si vuole sottolineare l’energia del divenire e la sensualità della donna, temi ricorrenti dell’opera di Dalì.
Sito internet: Rilegatoria Stefano Orpelli
Facebook: Rilegatoria Stefano Orpelli
Leonardo Dingi
La Bottega Dingi si occupa dal 1961 di riproduzione fedele di ferramenta antica e restauro metalli. Un sapere artigianale trasmesso di padre in figlio con amore e dedizione. La cura nella realizzazione del lavoro ha permesso di collaborare con collezionisti, antiquari, restauratori ed enti pubblici ed ecclesiastici che hanno affidato alla Bottega oggettistica di grande valore storico e culturale.
Le lampade di Dingi, in mostra ad ArtigianArte, costruite con materiali di riciclo, si ispirano ad uno dei tratti più identificativi del lavoro di Dalì che con la sua sfrenata fantasia, unita al virtuosismo tecnico, ne fecero il più intenso ed eccessivo dei surrealisti anche attraverso l’accostamento di elementi anomali e improbabili, a prima vista fuori contesto.
Sito internet: ArtigianArte
Facebook: ArtigianArte
Accapo Lab
Accapo Lab si occupa della creazione di mobili dipinti, complementi d’arredo e accessori moda. Ogni pezzo è un pezzo unico: si può scegliere tra quelli già disponibili o prevedere una personalizzazione per rendere davvero unico e personale il pezzo acquistato.
In mostra parure di collana e orecchini creati con medaglioni in foglia d’oro a 22k decorati con immagini che rimandano all’opera di Salvador Dalì. Il progetto si focalizza sul concetto di movimento, concetto che pervade diacronicamente l’opera di Salvador Dalì.
Infatti i gioielli, dotati di una particolare leggerezza, sono formati da medaglioni in foglia d’oro a 22k decorati con immagini che rimandano all’opera dell’artista, piccoli dettagli che ne richiamano il genio pur senza riprodurne le opere o parti di esse. La caratteristica principale di questo progetto, il movimento, scaturisce dai leggeri medaglioni assemblati con “montaggio libero”: reagendo ad ogni movimento della persona, essi danzano e si girano continuamente, mostrando così entrambe le facce e sprigionando una costante azione dinamica che fa risplendere di riflessi dorati chi li indossa. Ed ecco che il cerchio si chiude e, inevitabilmente, ci si ricollega al grande dinamismo dell’opera di Salvador Dalì.
Sito Internet: Accapo Lab
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Simona Ragazzi
Simona Ragazzi opera principalmente con la scultura in argilla e bronzo, alla quale abbina una sua personale ricerca fotografica, elaborando soprattutto volti e figure attraverso un linguaggio chiaro, immediato, forte e simbolico. La sua ricerca artistica è stimolata dall’ Uomo, dalla sua anima, dalla sua vita, dalle sue forme.
L’artista si ispira al celebre dipinto “Le tentazioni di San Antonio” di Dalì per la realizzazione di un piatto/quadro in ceramiche.
Sito Internet: Simona Ragazzi
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Poliedrici
Poliedrici si occupa della lavorazione dell’EPS, più comunemente chiamato polistirolo, attraverso il quale si possono realizzare dalle forme più semplici a vere e proprie sculture. I lavori degli ultimi anni hanno spaziato dall’arredamento o oggettistica, fino ad arrivare alla sceneggiatura e al cake design.
Poliedrici sotto la Torre Asinelli ha deciso di reinterpretare i famosi orologi rappresentati ne “La persistenza della Memoria” opera nella quale Dalì, ispirato dall’ipermollezza del formaggio, riflette sull’ambiguità e la discontinuità del tempo che gli orologi pretendono di misurare in maniera oggettiva senza tener conto della sua dimensione sfuggente ed enigmatica.
Sito Internet: Poliedrici
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