Tra arcani personaggi e inusuali strumenti musicali dal poetico suono, possenti voci liriche, bossanova e sinuosi movimenti di danzatori, La Moda in Castello 2016 si è confermata come grande multiforme spettacolo, capace di accattivarsi il successo del suo pubblico, intervenuto più che mai numeroso all’appuntamento lanciato da Cna, al termine di una intensa giornata di festa e iniziative diverse, che hanno coinvolto imprenditori, cittadini e intere famiglie con i loro bambini.
Alla mattina l’inaugurazione della Mostra dell’Artigianato Creativo e innovativo, in piazza Municipale, vetrina di imprese (22) di eccellenza dei più diversi settori, e poi, nel pomeriggio, dimostrazioni e workshop, animazione con i bambini, fino alla serata in piazza Castello, con oltre un migliaio di spettatori, pronti a rinnovare il loro entusiasmo per questo appuntamento ormai più che decennale di moda, musica e spettacolo.
Ma quest’anno è stato un po’ speciale. L’anniversario del 70° Cna ha costituito l’occasione per accendere i fari sul lavoro e la passione che stanno dietro, non solo ai bellissimi eleganti capi di moda protagonisti della passerella che, come sempre, non hanno mancato di ottenere gli applausi e l’ammirazione degli spettatori, ma sulla realtà più ampia del mondo delle imprese rappresentato da Cna.
Così, l’edizione del 70°, dopo le magiche note della “Voce del silenzio”, interpretata dal tenore Matino Laterza e il soprano Tiziana Guglielmi, ha dato la parola a quegli artigiani e imprenditori, che con il loro impegno hanno reso viva e forte la storia stessa dell’Associazione, prima con il bel video realizzato da Telestense, poi attraverso le brevi parole di emozionati soci Cna, rappresentativi, simbolicamente, del susseguirsi dei decenni, dal 1946 ad oggi.
“Per noi questo 70 ° – ha assicurato il presidente nazionale della Cna Daniele Vaccarino, portando il proprio saluto sul palco ai piedi del Castello Estense – rappresenta, insieme, un traguardo e un punto di partenza, di speranza. Ce lo chiedono le nostre imprese, impegnate, con tutte le loro forze, a tenere in piedi l’economia e il lavoro nel nostro Paese. Bisogna credere in loro, sarà possibile superare questo momento solo puntando su questa parte fondamentale del nostro tessuto economico. Per parte nostra, ci impegneremo sempre di più nel rappresentare i loro progetti, il loro lavoro e, perche no?, i sogni”.
Ma il lavoro rappresentato principalmente sabato sera, in tutta la sua eccellenza e creatività, doti per cui il nostro Paese è unico, è stato quello della moda, interpretata da: Atelier il Sogno, abiti da sposa sposo e cerimonia di Ferrara; Blue Roses – Second Life, total look donna di Ferrara; Cappelli Ricami, abiti ricamati donna di Bondeno; Emma B Taglie comode, abbigliamento donna taglie comode di Ferrara; Inpell Pelletteria e Gavoci 1969, cinture e scarpe in pelle artigianali di Dogato; Pitti Fur, pellicce d’autore di Ferrara; Punto di Vista, ottica di Bondeno; Sartoria Laura Mode, abiti creati su misura; .X i Parrucchieri di Mariaelena ed Emanuele di Ferrara, che hanno curato le acconciature della sfilata. Il trucco è a cura di Niveho Estetica Benessere di Ro Ferrarese.
La serata, presentata da Alessandro Pasetti, di Made Eventi (cui è stata affidata la direzione artistica), e Alessia Ventura, con la regia di Sandra Baggio, ha seguito un ritmo incalzante con le esibizioni dei ballerini Massimo Sansottera e Jessica Falceri, del musicista ferrarese Ettore Poggipolini, l’hang player Andrea Benny e la performance della Compagnia dei folli.
Tra i momenti di impatto, la sfilata degli abiti 3D dei giovani stilisti Elisabetta Bragaglia, Valentina Minia e Pasquale Montoro, realizzati grazie a Tryeco 2.0, Confezioni Grazia e Sartoria Laura Mode. La manifestazione è tata organizzata grazie al contributo della Camera di Commercio e con il patrocinio del Comune di Ferrara.