Una vera lezione di arte, design e fashion. L’edizione “condensed” di Impresaduezero, il contenitore di innovazione proposto da Cna Giovani Imprenditori e Cna Comunicazione e con il supporto di Cna Veneto, ha colpito nel segno a Castelmassa nell’ambito del Premio San Martino e in generale in concomitanza con le numerose attività previste dall’amministrazione comunale, in collaborazione con Cna, per la tradizionale fiera di novembre. “E’ un’iniziativa a cui teniamo – ha affermato il sindaco Boschini nel suo intervento – e lo storico rapporto con Cna ci da modo di sostenere un rapporto che apprezziamo per la qualità dei contenuti.”

Presenti imprenditori locali ma soprattutto i giovani del Liceo Artistico Munari che hanno assistito al format Impresaduezero proposto da Filippo Dalla Villa, presidente di Cna Giovani Imprenditori, e Vincenzo D’Alba, architetto pugliese e uno dei fondatori di Kiasmo.

Seguendo un trend storico per Impresaduezero la platea ha potuto vedere un nuovo modo di fare impresa valorizzando un artigianato di qualità. E lo storytelling è stato il protagonista della giornata. “E’ una tecnica che serve tantissimo per servire il mondo della piccola impresa – ha affermato Filippo Dalla Villa -. E per prima cosa bisogna sapere progettare una storia in cui si intreccino cinque elementi chiave. La parte più difficile è il saper valorizzare le emozioni. Oggi – ha continuato Dalla Villa – il computer è considerato obsoleto e tutto si sta spostando sull’uso degli smartphone soppiantando addirittura i tablet.”

Ex studente del liceo artistico ed oggi architetto Vincenzo D’Alba ha davvero colpito i ragazzi presenti. “La mia storia di impresa – ha esordito – nasce da un incontro di 3 persone che poi diventano amici.  Abbiamo voluto creare un mix di arte, design e fashion. Abbiamo voluto insediare la nostra azienda a 40 km da Lecce in una zona davvero arida e povera ma a grande vocazione artigianale – industriale. Abbiamo lavorato inizialmente molto su tutti i social disponibili iniziando a produrre pezzi artigianali e iniziando anche a collaborare per personaggi dello spettacolo. Usiamo la nostra terra – ha detto il fondatore di Kiasmo – per produrre e studiare per poi vendere in altri mercati. Questo vi da l’idea che anche per Voi la missione non è impossibile. I tanti viaggi in Europa e nelle Americhe ci hanno dato molti riferimenti a cui ci siamo ispirati ma sempre nella grande semplicità di quello che poi facciamo. E’ la semplicità che fa grande l’arte come pure l’attenzione alle immagini quotidiane e a non tralasciare i dettagli.  L’arte è oggettiva non soggettiva – ha commentato D’Alba – quindi non perdete fiducia se qualcuno vi dice che una cosa che fate non è bella.”

E dai grandi stimoli dati dai relatori è partita una provocazione della dirigente del Liceo Munari Elisabetta Soffritti: “Uniamo le forze tra insegnanti e alunni e facciamo una grande opera di promozione del nostro Liceo anche attraverso i media. Diamo l’esempio di come si possono usare le nuove tecnologie per tenere viva l’attenzione sulla nostra scuola.”

Al termine di Impresaduezero condensed c’è stato spazio per il premio S.Martino riservato a 3 imprenditori locali e a tre studenti meritevoli. Per questi ultimi le segnalazioni (alunni usciti nell’anno scolastico 2014/2015 con 100/100) sono andate a Debora Manzoli, Sara Sgarbi e Riccardo Tonin. Per quanto riguarda le imprese i riconoscimenti sono andati a Enrica Garbellini, estestista, Alberto Piccoli, panificatore, e Samuele De Stefani, installatore di impianti a biomassa e manutentore di stufe a pellet segnalato dalla Cna Rovigo.

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