Non far mai entrare in casa tua uno sconosciuto; se si presenta qualcuno che dice di appartenere alle forze dell’ordine, chiedigli il nome, fallo attendere fuori e chiama il 112; non andare mai a prelevare da solo; se fuori casa qualcuno si rivolge a te con un pretesto insolito, consideralo un potenziale truffatore, entra in un bar e chiedi aiuto.
In conclusione: non fidarti mai degli sconosciuti, anche se si presentano in maniera insospettabile, ben vestiti ed educati, e, una volta individuati i truffatori, segnalali alle forze dell’ordine.
Questi i consigli che i giovani volontari che hanno prestato servizio civile nelle sedi della CNA in Toscana, precedentemente formati sull’argomento dalle forze dell’ordine, hanno dato ai pensionati della CNA durante “TUTTI INSIEME PER LA SICUREZZA DEGLI ANZIANI”, giornata formativa contro le truffe che si è svolta questa mattina a Firenze.
La giornata formativa contro le truffe è stata organizzata a conclusione dei progetti “Anziani Sicuri” e ‘Maturità Serena’ con i quali 14 giovani volontari sono stati impegnati per un anno nelle sedi CNA della Toscana; in entrambi i progetti era previsto come tema anche l’informazione agli anziani per imparare a difendersi dai truffatori di cui sono il bersaglio favorito.
I giovani volontari hanno spiegato i più comuni tipi di truffe ai danni degli anziani: i raggiri attuati ricorrendo ad un finto incidente o ad una falsa beneficienza, quelli in cui il truffatore simula di essere un mago o un avvocato o un conoscente o ancora un incaricato delle aziende erogatrici di elettricità – gas – acqua, ma anche le truffe compiute attraverso il bancomat, la banca e internet. E hanno insegnato come riconoscere un truffatore e tutelarsi.
Tutto questo anche ricorrendo a delle scenette a più voci. Ogni volontario infatti ha affrontato un tipo di truffa, illustrando nei particolari come avviene, come si presenta chi la mette in opera, le varie fasi della truffa, come si fa a capire che lo è e come è meglio comportarsi. E anche come riconoscere per esempio le ‘mail truffa’ a cui non bisogna mai rispondere, perché per prima cosa il truffatore ha conferma che l’account è attivo; non cliccare mai sui link, non aprire mai gli allegati, né fornire in nessun caso i propri dati tanto meno quelli bancari o i propri codici (le banche e le poste non mandano certo richiesta di dati sensibili via mail). E ancora: gli interventi degli operatori delle aziende del gas o dell’elettricità sono sempre preavvertiti dall’amministratore del condominio.
Alla fine comunque una rassicurazione: nel 99% dei casi – dicono le forze dell’ordine – i truffatori non sono violenti e, una volta scoperti, inventano una scusa e se ne vanno.