“In attesa della presentazione ai soci del bilancio 2015, forse l’ultimo con la presenza della Regione Veneto, attraverso Sistemi Territoriali – afferma il Direttore di CNA Rovigo, Alessandro Monini – continuano a susseguirsi le ipotesi più varie sul futuro dell’Interporto con una discussione che fa fatica ad articolarsi in un momento istituzionale territoriale di confronto tra Enti Locali, Associazioni Imprenditoriali, Organizzazioni Sindacali, per cui il tutto è caratterizzato dalle più svariate “soluzioni”, senza una strategia condivisa e che pertanto difficilmente porteranno ad una concretizzazione.

Come CNA – prosegue il Direttore Alessandro Monini – riteniamo che il settore della logistica possa rappresentare per il territorio una opportunità, se inserita in una programmazione a medio e lungo termine, di area vasta in cui le sorti della società dell’Interporto possano assumere una rilevanza significativa perché strategica in una visione dell’intermodalità – ferro, gomma, acqua – integrata con altri hub logistici a valenza europea.

Per questo l’approfondimento sui possibili partner coinvolgibili per le prospettive dell’interporto, oltre alla verifica dei piani industriali dei possibili partner, dovrà avvenire sulle strategie sulle quali si intende incardinare il futuro della società, finora operativa con un Consiglio di Amministrazione la cui maggioranza è determinata da Sistemi Territoriali.

Non si tratta, dunque, di compiere scelte all’insegna di un “campanilismo”, – dichiara il Direttore CNA – ma di valutare gli scenari in cui i futuri partner intendano coinvolgere l’Interporto alla luce dell’importanza che sul trasporto fluviale l’Unione Europea sta dando, destinando varie risorse nell’ambito dei fondi comunitari 2014 – 2020.

Il riconoscimento, poi, avvenuto da parte dell’Unione Europea dell’idrovia Padano Veneto rappresenta un ulteriore tassello del ruolo che l’Interporto di Rovigo potrà  svolgere in futuro, considerato  il fatto che il Ministero ha rifinanziato  la politica di incentivazione del trasferimento delle merci dalla strada all’acqua, stanziando con la Legge di Stabilità 2016 oltre 138 milioni di € per il triennio 2016/2018, con l’intenzione di comprendere anche la navigazione interna nel contesto del progetto denominato marebonus.

In questo scenario – commenta il Direttore CNA – emerge che il partner con il quale definire la prospettiva sia il Consorzio ZAI di Verona già presente nel capitale di Interporto di Rovigo con quote maggiori rispetto a quelle dell’Interporto di Padova e che, in tempi non sospetti, fin dai primi anni 2000, ha investito propri capitali a Rovigo, realizzando un magazzino logistico all’interno dell’area interportuale e che tutt’ora gestisce  interagendo concretamente per la promozione dell’area logistica locale.

In quest’ottica va ribadita l’importanza dell’idrovia Padano Veneto per l’interporto di Rovigo e lo sviluppo che potrà assumere considerato anche che il collegamento con Verona è dato dalla banchina di Torretta, infrastruttura ancora da completare, sulla quale, però, si sta investendo e che rappresenta l’aggancio naturale per definire progettualità di sviluppo della navigazione interna.

E’ dunque il tempo – a giudizio del Direttore della CNA – di accantonare i tentennamenti rispetto all’individuazione del partner, di definire innanzitutto la strategia con la quale la provincia di Rovigo, intesa come Istituzioni e rappresentanze economiche e sociali, si confronterà con l’interlocutore Consorzio Zai Verona, considerato che non si tratta solo del futuro di una società operativa, ma di una prospettiva del territorio che deve dimostrare di avere una propria progettualità che si interseca con quella di altre realtà per competere in un mercato globale, rispetto al quale il Consorzio Zai sta rafforzando il proprio posizionamento quale crocevia della logistica europea.” 

Tag: