“Non servono solo nuove strade come la circonvallazione di Bolzano per decongestionare il capoluogo dal traffico, ma azioni transitorie o definitive sperimentabili subito come la riapertura di alcune strade nei momenti critici, semafori smart, un sistema di consegna merci ecosostenibile, incentivi o restrizioni al traffico pendolare in auto, trasporti pubblici potenziati e una nuova politica dei tempi della città”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV.
Questo mese il tavolo tecnico Provincia-Comune valuterà il progetto della nuova circonvallazione di Bolzano. L’idea è suddividere l’opera in quattro lotti: la galleria del Virgolo che unirà la zona di Maso della Pieve a Campiglio (198.860.000 euro), il passante di via Einstein (26.140.000 euro), il collegamento fra via Einstein e l’innesto della superstrada Merano-Bolzano (55.165.000 euro), tutti lotti cofinanziati da A22. Il quarto lotto (87.720.000 euro) sarebbe la galleria sotto Monte Tondo per raggiungere da Campiglio l’imbocco della Val Sarentino. Al vaglio altre due proposte, che costerebbero altri 100 milioni di euro: il raddoppio del tunnel di San Giacomo e il nuovo collegamento diretto fra la galleria del Virgolo e l’areale ferroviario di Bolzano.
“Un impegno tecnico e finanziario notevole da parte di Comune e Provincia – ammette il presidente Corrarati – che vogliamo riassumere in alcuni numeri. Volendo essere ottimisti, per la circonvallazione il 2017 sarà l’anno della progettazione e il 2018 quello del bando. Prima di 5 anni non sarà pronta. Il tutto costerà 500 milioni, con benefici anche per le imprese locali dell’edilizia, dell’impiantistica, dell’indotto. Nel frattempo, però, gli addetti delle nostre aziende continueranno a impiegare 50 minuti per spostarsi da un punto all’altro della città, per effettuare interventi o per il disbrigo di pratiche: un costo indiretto elevatissimo per le imprese. Se per altri 5 anni occorreranno 50 minuti per spostarsi in città, da qui al 2023 i benefici dei 500 milioni investiti saranno già stati bruciati dai costi indiretti del traffico. Tanto più che, secondo i dati Astat, il 44,8% delle imprese altoatesine effettua vendite o acquisti online, mentre risultano almeno 80.000 acquisti a trimestre online da parte dei cittadini. Ciò significa che sta aumentando in maniera considerevole l’attività dei piccoli autotrasportatori per la consegna delle merci acquistate con l’e-commerce”.
Secondo Corrarati “è doveroso utilizzare i 5 anni che serviranno per costruire la circonvallazione sperimentando soluzioni innovative, alcune transitorie altre da rendere definitive se dovessero rivelarsi efficaci. Innanzitutto la riapertura di Ponte Resia, via Claudia Augusta, viale Trento ad alcuni mezzi aziendali come trasporto merci e pronto interventi impiantistico. Il tutto con semafori smart. Da valutare il doppio senso di marcia in via Galilei. Necessario avviare da subito un ragionamento su un centro di stoccaggio delle merci raggiungibile con la futura circonvallazione, da quale far partire il collettame destinato alla città tramite veicoli elettrici. Occorre anche un nuovo sistema di incentivi e restrizioni che spinga i pendolari ad usare i mezzi pubblici, che devono essere più efficienti e puntuali. Infine, occorre rivedere la politica dei tempi della città per evitare che scuole, uffici, aziende e attività commerciali aprano e chiudano tutti nelle stesse fasce orarie”.