IL Presidente Nazionale di CNA Pensionati, Giovanni Giungi, ha lanciato l’idea di un protocollo di intesa fra CNA Pensionati e ANCI per realizzare sul territorio progetti partecipati per la cura e il ripristino del decoro delle città, rendendole così più sicure
Sentirsi sicuri in un mondo in grande trasformazione sta diventando una sfida titanica. E se anche i numeri dimostrano che furti, reati, rapine sono in forte calo dal 2012 a oggi, la percezione degli italiani, anziani in primis, è di tutt’altro tenore.
Ma a CNA Pensionati declinare la sicurezza solo in termini di difesa non basta. Così oggi, con l’Assemblea nazionale svoltasi a Roma presso la sede della CNA, l’associazione ha lanciato l’idea di una sicurezza condivisa. Non a caso il titolo dell’assise era “Condividiamo la sicurezza- Riscopriamo la bellezza”. Una sicurezza che va raggiunta con la collaborazione fra forze dell’ordine, comuni, reti del volontariato e dell’associazionismo e che si declina non solo, appunto, per difendere se stessi ma anche e soprattutto avendo cura della propria città, del proprio quartiere con progetti di riqualificazione di parchi, palazzi, strade. Senza dimenticare – ed è questo il grande allarme rilanciato nel corso dell’assise – di prendere coscienza dello stato di straordinario inquinamento del pianeta che rischia nel giro di pochi decenni, se non si prendono provvedimenti urgenti, di sottoporci a terrorizzanti catastrofi naturali.
A parlare di questi argomenti, insieme al presidente di CNA Pensionati Giovanni Giungi e al segretario Nazionale Beatrice Tragni, sono stati Maria Chiara Cifari dell’ANCI; il maggiore Michele d’Agosto, Ufficiale addetto al gruppo carabinieri di Roma; Maria Luisa Parmigiani, direttrice Fondazione Unipolis; Matteo Lepore, assessore all’immaginazione civica del comune di Bologna; il segretario generale della CNA Sergio Silvestrini. Ha concluso l’assemblea Luca Mercalli, Giornalista scientifico, Presidente della società metereologica italiana.
L’educazione, il rispetto, il recupero di valori che appaiono dimenticati e colpevolmente considerati obsoleti è stato al centro anche dell’intervento del segretario generale della CNA, Sergio Silvestrini. “Alzarsi all’arrivo dell’insegnante, imparare il senso civico come materia di base, ritrovare il rispetto della regola e del rigore è importante. Occorre tornare a un mondo in cui sia superato il narcisismo e la vanità e si ricominci selezionare la qualità – ha detto – oggi va recuperato un dono straordinario che abbiamo smarrito: l’umiltà. E’ una modalità con cui ci porgiamo verso l’altro sapendo che è un portatore di una verità, seppure diversa dalla nostra. Ecco riscoprire questo valore è, in fondo, una delle grande sfide che ci aspettano”. “Siamo immersi in un processo di cambiamento molto veloce – ha aggiunto – e un’altra grandissima sfida del XXI secolo penso sia quella di coniugare la velocità di cambiamento della tecnologia con la profondità del pensiero”. “L’insicurezza, specie sociale – ha concluso – è una bestia terribile che va domata, una comunità che ha paura non si governa. In questo senso l’iniziativa di CNA Pensionati è la strada giusta da intraprendere nel futuro”.
Sicurezza condivisa, si diceva. Un’idea che il Presidente Giungi ha spiegato nella sua relazione e che CNA Pensionati ha messo nero su bianco con il progetto ‘Nonni per le città’. “Oggi vogliamo lanciare un protocollo d’intesa tra CNA Pensionati e Anci che incentivi e promuova la realizzazione del progetto Nonni per le città in tutto il territorio nazionale, un progetto che è anche un modello di impegno sociale che punta su pratiche quotidiane, creative, sperimentali e condivise in grado di dare risposta a bisogni comuni che contraddistinguono la vivibilità di strade, piazze e parchi – ha detto Giungi – è prima di tutto il degrado, che attanaglia molti luoghi delle nostre città, il vero nemico da abbattere. C’è una quotidianità di gesti, piccoli lavori, riparazioni, manutenzioni, creazioni, tutti legati alla trasmissibilità del nostro saper fare, che possono diventare un vero e proprio antidoto alle paure e alla sensazione di insicurezza”. “Ma il progetto che abbiamo lanciato prova ad andare al di là di ciò che abbiamo sottolineato sino ad ora – ha aggiunto – Ci proponiamo, infatti, un obiettivo ambizioso. Quello di essere piccoli ambasciatori di un tratto distintivo dell’anima del nostro Paese e dei suoi cittadini: la bellezza. Conservare e ripristinare i nostri luoghi della bellezza è un atto di cultura ed educazione civica per il bene comune del nostro Paese”.
L’idea della sicurezza partecipata lanciata da CNA Pensionati piace anche all’Arma dei carabinieri. “Avere la collaborazione di gruppi sociali sul territorio è un aiuto prezioso – ha detto il Maggiore D’Agosto – io credo che un nostro valore fondativo, la disciplina, vada recuperata anche nella gestione dei nostri spazi comuni”.
L’esperienza dei progetti che coinvolgono la cittadinanza è qualcosa che il comune di Bologna ha già sperimentato. Non a caso l’assessore all’Immaginazione civica Lepore si è detto pronto a collaborare, più e meglio, con CNA Pensionati per il progetto Nonni per le città.
Ha concluso l’Assemblea Luca Mercalli che ha lanciato un vero e proprio allarme sul riscaldamento globale e l’inquinamento, snocciolando numeri terrificanti: “Il riscaldamento globale è già pari a 1 grado. Un po’ come aver la febbre a 38. Ora ci stiamo avviando a raggiungere i 2 gradi e se non iniziamo una cura immediata ci avviamo a raggiungere i 5 a fine secolo. La terra è un grande malato e da quando usiamo carbone, gas e petrolio abbiamo superato il livello di sostenibilità. Dobbiamo porvi rimedio subito altrimenti nel giro di qualche decennio i nostri mari aumenteranno di oltre 1 metro, la pianura padana si trasformerà d’estate in un territorio come il Pakistan e, alla fine del secolo, la specie umana ha grandi probabilità di estinguersi”. “Si parla tanto di sicurezza legata alla criminalità – ha concluso – e di allarme migrazioni. Tutti piccoli mostri se paragonati al gigantesco mostro dell’inquinamento di cui non si ha assolutamente percezione e di cui nessuno praticamente parla”.