Cresce il volume di affari tramite MePa (il mercato elettronico con cui le pubbliche amministrazioni acquisiscono beni servizi e lavori dalle aziende): nel 2018 ha superato i 4 miliardi di euro con un +29% sull’anno precedente.
La Cna ha analizzato i dati aggiornati del mercato elettronico della pubblica amministrazione, secondo i quali nelle Marche, con il MePa, sono stati effettuati acquisti per oltre 176 milioni (di cui il 49% da fornitori regionali), ed oltre la metà degli acquisti si è verificata nella provincia di Ancona che ha superato i 92 milioni.
Nella provincia di Ancona sono 1519 le imprese abilitate ad operare tramite MePa, ma solo 855 di queste sono operative.
“Se alle cifre degli acquisti tramite MePa – dice Elisabetta Grilli, che per Cna segue i settori costruzioni e impianti, direttamente interessati al MePa – aggiungiamo la novità sulla semplificazione degli affidamenti (deroga prevista nella legge di bilancio 2019 per questo anno solamente) che alza da 40.000 a 150.000 euro l’affidamento diretto dei lavori da parte dei comuni ed enti locali, possiamo affermare che il piatto si fa sempre più interessante e le aziende locali devono essere pronte a parteciparvi.
Iscrizione ed abilitazione al MePa e le altre piattaforme telematiche (suam-regione, sua-provincia, consorzio di bonifica, erap, asur, ospedali riuniti, anas, rfi, comuni,…), iscrizione albi fornitori, partecipazione a gare ed appalti, qualificazione delle imprese, informativa sugli appalti,…la Cna di Ancona offre un servizio a 360° gradi per affiancare le imprese in ogni fase e procedura di partecipazione ed assegnazione degli appalti. Lo facciamo perché le imprese devono capire e catturare questa grande opportunità, in grado di creare lavoro e quindi benessere diffuso nel nostro territorio”.