“Se i dati diffusi oggi dall’Astat indicano ottime performance dell’Alto Adige su occupazione ed export è anche merito delle piccole e medie Imprese che hanno mantenuto i livelli occupazionali ed assorbito parte degli esuberi delle grandi aziende durante la crisi. Per ampliare i benefici della crescente internazionalizzazione, trainata dalle grandi aziende locali, è necessario rafforzare il gioco di squadra con una filiera produttiva corta che metta insieme le PMI e le aziende leader”. Lo afferma Claudio Corrarati, Presidente della CNA-SHV, commentando le due analisi pubblicate oggi dall’Istituto provinciale di statistica. 

I dati Astat indicano che nel secondo semestre 2016 in Alto Adige il tasso di disoccupazione è sceso al 3,2%, tra i migliori in Europa e di gran lunga il migliore in Italia, mentre nello stesso periodo le esportazioni hanno raggiunto quota 2,2 miliardi di euro, con un aumento del 4,3%.

“Le medie, piccole e micro imprese – prosegue Corrarati – rappresentano la maggior parte del tessuto imprenditoriale altoatesino. Hanno mantenuto l’occupazione durante la crisi, assorbendo anche chi veniva messo in mobilità dalle grandi aziende, e adesso creano posti di lavoro, in alcuni settori, con percentuali più elevate delle stesse grandi aziende. Proprio per questo motivo riteniamo che le prestazioni positive del territorio siano frutto di un gioco di squadra che può essere migliorato sviluppando una filiera corta che veda le aziende leader alla ricerca di nuovi mercati e grandi commesse e le PMI locali subfornitrici delle grandi imprese e, in quanto tali, beneficiarie di parte della ricchezza aggiuntiva creata dall’export, da redistribuire anche ai propri lavoratori attraverso specifici accordi territoriali sulla produttività e sulla competitività”.